vigorito benevento

Al fischio finale di Benevento-Carrarese, il patron sannita Oreste Vigorito ha parlato ai microfoni di Ottochannel: “Prima di tutto voglio ringraziare il pubblico, e non solo per l’incoraggiamento nell’arco dei 90 minuti. Come sempre, nei momenti difficili, ha mostrato sensibilità e ha applaudito dieci ragazzi che avevano terminato una partita difficile, immedesimandosi nel dispiacere dei calciatori e in quel senso di impotenza che qualche episodio ci ha affibbiato nel corso della partita. Ringrazio tutti quelli che sono stati vicini alla squadra, lo staff tecnico, il direttore sportivo e mister Auteri. 

Vorrei ricordare che nella conferenza stampa d’inizio stagione con il direttore sportivo avevamo detto che era il momento di cambiare strategia, che il Benevento tornasse a essere provinciale e puntasse sul settore giovanile a cui dovevamo affiancare giocatori esperti. Abbiamo dovuto gestire 33 calciatori, che in una rosa sono una problematica da affrontare perché gli allenamenti diventano più difficili. Qualche giocatore è rimasto con malumore, altri non volevano andare via e qualcuno non voleva restare, tutto questo ha influenzato il campionato. Avevamo due obiettivi: valorizzare deii giovani e vincere il campionato. Almeno il primo lo abbiamo centrato. Abbiamo raggiunto il 50% di quello che volevamo, l’altro 50% proveremo a prenderlo il prossimo anno. Continueremo a portare in prima squadra giovani del settore giovanile che quest’anno, nelle sue quattro componenti, ha raggiunto le finali in tutti i campionati. Fino a oggi è stato un po’ trascurato, ci eravamo illusi che i nomi, i cartellini facessero vincere i campionati. Ora abbiamo capito che è preferibile creare una solida base su cui inserire i giocatori, sempre in ottica di squadra provinciale. 

Rammarico? Non aver vinto il campionato, così avremmo evitato i play-off. Nel primo tempo abbiamo disputato una delle migliori partite. Sottoporta abbiamo avuto la solita carenza, non abbiamo capitalizzato 3-4 occasioni. È una delle questioni sulle quali dovremo riflettere. Il calcio è una partita a scacchi, quando sbagli la mossa e l’avversario è bravo fa scacco matto. Noi abbiamo subito scacco matto facendo una bella partita. Stiamo già pensando al domani, ma non ne parleremo con tutti. Chi non farà parte del progetto sarà ringraziato, chi lo farà  sarà coinvolto e chi arriverà dovrà essere all’altezza. Auteri? Ha fatto 31 punti nel girone di ritorno ed è arrivato in semifinale playoff, non da solo ma con l’aiuto delle altre componenti. Un altro allenatore difficilmente sarebbe riuscito a mettere in sesto un gruppo che non era stato rovinato da Andreoletti, ma che non era mai partito perché non era stato scelto dalla società. Auteri è un ottimo allenatore, ma il suo contratto è scaduto: cercheremo di fare la cosa migliore”.