Una doppia ingenuità, l’occasione fallita e lo spirito della Turris: Avellino, l’aggancio alla vetta sfuma!
Un pareggio. E non un dramma sportivo. Perché la strada è ancora lunga e di opportunità, seppur il percorso sia angusto, ne giungeranno ancora. Tuttavia, bisognerà palesare il cinismo e la concretezza. E non sedersi sugli allori. È quello che è capitato all’Avellino di Piero Braglia. Gettare all’ortiche una clamorosa possibilità in sette giri di cronometro. Allo stadio Partenio-Lombardi, il gruppo biancoverde era in pieno controllo del derby valevole per il recupero della prima giornata. L’esperienza e la tenuta mentale, d’altra parte, sono venute meno nel momento più utile.
In extremis, nei minuti di recupero e all’ultimo respiro, i Corallini di mister Franco Fabiano hanno agguantato un prezioso pareggio. Una rimonta che ha cancellato e vanificato il doppio vantaggio dei Lupi. Facendo sfumare, in tal senso, la chance di agganciare la vetta della classifica e vivere qualche giorno da primi della classe. Sono bastate due ingenuità: l’espulsione di Riccardo Maniero e l’uscita a vuoto di Pasquale Pane. Episodi che sono costati la vittoria alla formazione irpina che avrà soltanto da rimpiangere l’opportunità fallita. L’Avellino non acciuffa il titolo di capolista momentanea e deve rimandare l’appuntamento.
Anzi. Adesso sarà necessario guardarsi attorno. Ternana, Bari e Teramo. Tutte compagini di alto rango che hanno strizzato l’occhio all’impresa degli ospiti. Quanto alla squadra di Torre del Greco c’è da lodare il lavoro svolto. Dall’impegno della società in sede di mercato all’opera del tecnico nello spogliatoio. Quadrati, rodati e ben inseriti sul terreno verde. La Turris non è più la sorpresa della competizione, la prestazione sul suolo irpino sottolinea lo spirito di un team che non molla mai. E ora si ritrova a tallonare le big del torneo con una classifica favorevole.