Turris, Primicile: “Crediamo nel progetto iniziato con Caneo. Il gruppo è tranquillo, ha voglia di uscire da questo momento. Sull’obiettivo…”

Turris, Primicile: “Crediamo nel progetto iniziato con Caneo. Il gruppo è tranquillo, ha voglia di uscire da questo momento. Sull’obiettivo…”

Rosario Primicile

, direttore sportivo della Turris, è intervenuto in conferenza stampa in vista della sfida contro il Monopoli“Voglio fare una premessa, noi andiamo quasi sempre in ritiro prima di ogni gara. Lo abbiamo anticipato perché sono stati stesso i ragazzi a chiederglielo alla società. La loro proposta è stata accettata volentieri e siamo contenti di aver condiviso questa scelta. I ragazzi ritenevano opportuno, in questo momento, stringersi. Sono i primi ad essere delusi e i primi a voler uscire da questa situazione che nemmeno loro si spiegano. Le scelte, lo sapete tutti, sono sempre state condivise con il mister. Siamo contenti di quello che abbiamo fatto, lo dico con molta sincerità. Siamo contenti dei giocatori e degli uomini che abbiamo scelto. Oggi la Turris ha impiegato 22 calciatori durante le partite di campionato e 20 sono stati impiegati anche dal primo minuto. Questo dimostra la forza della squadra, la volontà del mister di impiegare tutti e la qualità dei calciatori che abbiamo in rosa. Qual è il problema? Non è semplice individuarlo. È un momento negativo per quanto riguarda i risultati e non cerchiamo alibi. I risultati non stanno arrivando, quindi influisce molto il fattore mentale. Basti pensare all’ultima partita contro la Juve Stabia, se fosse stata una partita di campionato al novantesimo saremmo usciti probabilmente tra gli applausi. La squadra ha reagito dopo il 2-0, in dieci uomini ha pareggiato, poi il destino ha voluto che la partita si protraesse fino al centoventesimo e sappiamo tutti com’è andata. 

Noi crediamo in questo progetto, che è stato iniziato con il mister Caneo e che ha voluto fortemente anche la società. Siamo contenti perché noi guardiamo sempre il bicchiere mezzo pieno. Dati alla mano la Turris, come dicevo prima, ha impiegato 22 calciatori, ha dei giovani interessanti, tecnicamente non abbiamo sbagliato tantissime partite, non ho visto una squadra superiore alla Turris in questo scorcio di campionato. Il nostro punto di partenza deve e doveva essere quello di ripartire con Caneo con un progetto di tre anni, poi alla fine tireremo le somme e vedremo questo progetto quant’è stato positivo. Progetto in discussione? Assolutamente no, fare delle riflessioni oggi significa destabilizzare ancora di più l’ambiente interno, ma anche il nostro progetto tecnico. Io non vedo un quadro tanto negativo, sono contento del lavoro che il mister sta portando avanti, dei ragazzi, della rosa che abbiamo, credo fortemente che possiamo fare meglio e uscire da questo periodo nero. Per uscire da questo momento serve l’aiuto di tutti. Il gruppo? Stranamente sembra più un gruppo che occupa il primo posto in classifica e non che arriva da un trend negativo. Il gruppo è molto sereno e lo deve essere, altrimenti significa andare contro quelle che sono le nostre idee calcistiche. Il gruppo è tranquillo e ha voglia di uscire da questo momento. Mercato? La Turris oggi ha 22 ragazzi validi. Parlare oggi di mercato è deleterio per tutti. Oggi ti dico che non facciamo nulla, anche perché chi sta dando meno può darsi che nel frattempo possa dare qualcosa e l’idea cambia. 

Se vogliamo parlare di numeri, togliendo forse la partita di Caserta, il nostro atteggiamento iniziale è sempre stato lo stesso. A gara in corso è normale, è la partita che te lo chiede se devi difendere o se devi attaccare. Obiettivo del progetto? La guida della società è stata chiara, ci ha imposto un budget economico da rispettare, ci ha imposto modalità per giocare sfruttando i giovani di qualità e migliorarci negli anni. Se riusciamo tutti insieme a fare questo, significa che abbiamo fatto un passo in avanti per migliorare quelle che potrebbero essere i nostri obiettivi iniziali che, ad oggi, riguardano la salvezza. Per me è iniziato un nuovo ciclo, devo mettere in disparte tutto quello che è successo fino allo scorso 30 giugno, facendo tesoro degli errori. Abbiamo un progetto diverso, ambizioni diverse, un allenatore diverso rispetto a quelli delle ultime annate che devo comunque ringraziare, perché l’obiettivo alla fine l’abbiamo raggiunto. Umore del presidente? È un passionale. Come dice lui e lo afferma anche il fratello Giuseppe, quando la Turris perde per un paio di giorni hanno difficoltà anche ad iniziare a lavorare nelle proprie aziende. La famiglia Colantonio fa sacrifici importanti ed è sempre vicino alla squadra perché tengono alla Turris e alla città”.

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