Pasquale Padalino
, allenatore della Turris, in conferenza stampa ha commentato il pesante ko maturato nel derby contro il Giugliano: “È stata una partita in cui i meriti del Giugliano ci sono tutti, ha fatto una partita dal punto di vista agonistico ed anche sotto certi aspetti tecnici migliore della nostra. Però noi non possiamo essere assolutamente questi, perché contrasta con quello che abbiamo fatto in precedenza. Mantenere una certa mentalità ed una certa continuità per diverse partite è un lavoro che non può nascere dall’oggi al domani e quindi, tenendo conto che prima non ci eravamo assolutamente illusi di questa partenza a razzo, è altrettanto vero che quello di oggi è un risultato che fa male per come si è sviluppata la partita.
Non dobbiamo piangerci addosso o pensarci troppo facendola pesare più di tanto. Le squadre forti sono quelle che riescono già nella settimana a ritrovare quella carica giusta, perché il campionato deve andare avanti. Ci servirà da lezione, perché abbiamo concesso troppo rispetto alle altre partite. Bisogna avere la capacità, anche nei momenti difficili, di non avere la frenesia di volerla ribaltare perché l’episodio ti può capitare anche all’ottantacinquesimo, però questa crescita e questa maturità passano attraverso il lavoro, c’è poco da fare.
Supponenza? C’è stata un po’ di superficialità, perché abbiamo regalato un calcio d’angolo da cui è nato il gol, poi sulla parata-non parata di Perina c’è stata una scarsa lettura di chi doveva andare subito in copertura. Non parlerei di supponenza ma di superficialità. Per stare lassù ed avere i connotati per mantenere una certa mentalità, occorre l’abitudine ed anche in momenti positivi devi avere una certa mentalità che non si può costruire dall’oggi al domani. Abbiamo sbagliato sicuramente in tante cose, ma la forza di una squadra e dell’individuo passa anche attraverso queste sconfitte.
Tifosi? Di fronte a queste partite è anche giusto riconoscere gli errori e non abbiamo rispetto quelle che magari erano le previsioni dei tifosi. Dobbiamo prendere questa partita da esempio e ricordarcela come lezione. Deve esserci la capacità di non ripetere prestazioni del genere perché altrimenti si entra in un vortice dal quale si fatica ad uscire e siccome non ho nessuna intenzione, così come i miei calciatori, di annebbiare questa partenza che è stata ottima, dobbiamo subito rimboccarci le maniche e pensare alla prossima con un atteggiamento ed un piglio totalmente diverso rispetto ad oggi.
Gallo? Ha fatto una buona prestazione a Picerno come tutta la squadra, però è arrivato un po’ in ritardo rispetto agli altri. Non è partito dall’inizio anche per una distribuzione di energie, per una questione di centimetri rispetto ad un centrocampo ed un attacco che vede altre qualità ed altre caratteristiche. Dobbiamo tenere anche dei calci piazzati a favore e contro, quindi ho fatto riposare Gallo ed anche Taugourdeau che non oggi ha una condizione ottimale, utilizzando Haoudi che ci consente di essere l’arma in più, con e senza palla, ed Acquadro che dettasse un po’ di più i tempi, mentre Gallo rispetto ad Acquadro ha questa tendenza di essere molto più aggressivo. Avevo, tra virgolette, la paura che in mezzo al campo non ci fossero tanti a fare azione di contrasto e per questo è stata una scelta dettata solo da questo. Credo che anche con Gallo sarebbe cambiato poco”.