Turris

Riccardo Napolitano, direttore tecnico della Turris, è intervenuto in conferenza stampa per fare chiarezza su alcune questioni, soprattutto sul tema della fideiussione: “Faccio io una domanda a voi: fino a maggio, com’era messa la Turris? Ve lo dico io com’era la situazione. La Turris aveva un pacchetto di debiti che superava i 700mila euro. La società è stata acquisita a metà luglio, e in un mese abbiamo fatto tantissime cose. Non mi sembra che questa società sia venuta qui dicendo: ‘Adesso arriviamo, ribaltiamo tutto e mettiamo tutto in ordine in un giorno’. Oltretutto, considerando le vacanze, i tempi tecnici si rallentano, e non per volere della società. L’argomento fideiussione non ci preoccupa. Abbiamo una rosa attualmente capace di giocare e di sopperire al problema, che è in fase risolutiva. Ci siamo mossi per tempo, abbiamo rispettato tutti i tempi richiesti dalla Federazione, quindi siamo tranquillissimi sotto quel punto di vista. Stiamo solo aspettando che chi di dovere torni dalle vacanze per sistemare definitivamente la questione. Mal che vada, se dovesse arrivare la penalizzazione, si tratterebbe solo di un punto, e io ho tanta fiducia nel mister e nella squadra, quindi non ne faccio un dramma.

Secondo voi, la società andava a comprare tutti questi giocatori per non farli giocare? Sarebbe assurdo, una follia. Abbiamo portato questa società, nel giro di un mese, da un passivo di 700mila euro a un attivo di 25mila. Ripeto, non siamo preoccupati. Abbiamo affrontato l’Altamura con dei ragazzi del 2008, 2007 e 2006, e se quella partita fosse stata di campionato sarebbe finita 1-1. Invito i tifosi, anziché stare col fucile puntato, a ricordarsi dove eravamo un mese fa. Stiamo ripartendo: a maggio la Turris non era neanche iscritta al campionato e si pensava già al fallimento. Se non fosse arrivato Capriola, a quest’ora probabilmente staremmo parlando di Promozione o Eccellenza. Qua nessuno di noi è improvvisato, c’è gente che lavora nel calcio da oltre 20 anni, e il presidente non è improvvisato. Ha aperto il suo portafoglio e ha sistemato, e sta sistemando, tutti i conti. I giocatori che abbiamo fatto uscire sono quelli che, bene o male, andavano a influire sul budget. Da lunedì saremo a Milano e monitoreremo tutto. Potrà succedere di tutto, come non potrà accadere nulla”.