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Al momento, il passaggio delle quote per la Turris non è ancora stato sbloccato. Secondo quanto riportato dall’edizione online de Il Mattino, la trattativa per la cessione del club biancorosso sta incontrando diverse difficoltà. Il processo, che era già stato posticipato in altre occasioni e che, secondo l’accordo preliminare stipulato al momento della predisposizione della fideiussione, avrebbe dovuto concludersi entro giugno, è stato ritardato a causa di discrepanze tra la documentazione presentata da Colantonio e i risultati delle verifiche effettuate da Capriola.

Un altro punto di contesa riguarda la questione dello stadio. Il Comune, uno dei creditori dell’attuale dirigente di maggioranza per almeno 120mila euro, tornerà in possesso dello stadio Liguori il primo luglio. È molto probabile che l’impianto sarà nuovamente messo a bando per essere affidato a privati. Tuttavia, la Turris potrebbe non avere i requisiti per partecipare al nuovo affidamento, essendo creditrice nei confronti dell’ente. Anche in questo caso, il gruppo Capriola ha espresso l’intenzione di intervenire finanziariamente per risolvere la situazione, considerando che la ristrutturazione del debito accumulato dall’attuale dirigenza (che ammonta almeno a 1,2 milioni di euro) sarà proposta con criteri più adeguati al tribunale solo dopo la formalizzazione del trasferimento delle quote di maggioranza.