turris

Giornata di presentazioni in casa Turris. Presso l’Hotel Marad, si è tenuta la conferenza stampa nella quale hanno preso parola il presidente Ettore Capriola, l’allenatore Mirko Conte e il direttore tecnico Riccardo Napolitano.

Ettore Capriola: “Io e Ciro Giardino abbiamo deciso di portare avanti questo ambizioso progetto. Da qualche ora abbiamo acquisito il controllo totale delle quote della Turris. Abbiamo accettato questa grande responsabilità perché la città vanta un importante blasone sportivo anche a livello nazionale. È una strada complessa, per alcuni versi in salita, ma contiamo di percorrerla con tranquillità. Ci abbiamo messo un po’ di tempo per arrivare a questo passaggio, perché quando si acquisisce una società è necessario che ci siano tutte le condizioni per la buona riuscita. Quello che è stato fa parte del passato; ora dobbiamo guardare al progetto triennale che abbiamo deciso di portare avanti per la nostra città. Oggi presentiamo una parte del nostro programma: il direttore tecnico e l’allenatore.

Cosa è accaduto in questo mese? Quando si acquisisce una società, chi compra cerca di vedere chiaramente ciò che sta comprando. A un certo punto si è presentata questa opportunità e abbiamo dovuto fare una serie di valutazioni. Ci siamo avvicinati alla Turris alla fine di maggio; il 4 giugno scadeva il termine ultimo per presentare tutta la documentazione. Dal 31 maggio al 4 giugno, ci siamo trovati a dover presentare una fideiussione di 350 mila euro per garantire l’iscrizione al campionato. Il 30 maggio la Turris non avrebbe potuto iscriversi, perché nessuno era capace di produrre una fideiussione di quell’importo. In pochi giorni siamo passati dal non sapere nulla – perché, ripeto, non avevamo nulla a che fare con la vecchia proprietà – a doverci catapultare in un’operazione di garanzia molto importante in un settore difficile e in cui non avevamo mai operato. Dobbiamo ringraziare Banca Intesa, che si è impegnata per far sì che l’operazione della fideiussione fosse portata a termine. Bisogna chiarire una cosa: la Banca Popolare di Torre del Greco, con cui la Turris non lavora più, ha semplicemente emesso il titolo. Ma il titolo della fideiussione è garantito da un’operazione fatta da Banca Intesa, che ringraziamo moltissimo per l’impegno. Poi c’è stato il secondo passaggio, cioè il trasferimento delle quote, che si è perfezionato oggi. La Turris era detenuta da più soggetti e non tutti erano coordinati tra di loro; c’erano rapporti tesi tra i soci uscenti. Non è stato facile, quindi, ricucire tutti i rapporti per arrivare all’atto definitivo di oggi.

Ripensamenti? È normale che strada facendo un imprenditore valuti gli eventi che accadono. Quando si è nel percorso, si cerca di condurre l’operazione nella maniera migliore. Riteniamo che la Turris abbia una situazione patrimoniale ed economica non tranquilla in questo momento; sapete bene che era stata presentata una richiesta di concordato. La vecchia gestione ha ritirato quella richiesta e sicuramente il Tribunale ha valutato sia chi erano i soggetti che stavano facendo l’acquisizione sia che la società aveva emesso liquidità per la fideiussione”.

Riccardo Napolitano: “Arrivo con la voglia di dimostrare di poter fare bene. Il progetto Turris prende il via oggi, ma noi abbiamo già iniziato a lavorare da tempo, sottotraccia. Ci sarà tanto da fare. L’obiettivo principale è mantenere la categoria, anche all’ultimo minuto dell’ultima giornata. Non vogliamo fare proclami né promesse di breve durata. In campo dovremo essere vulcanici e sputare fuoco. Sta nascendo una Turris che deve lavorare per un calcio ecosostenibile. Abbiamo trovato una situazione diversa da quella che ci aspettavamo riguardo agli ingaggi. Alcuni giocatori che nella passata stagione hanno dato qualcosa devono essere sostituiti per il monte ingaggi.Per quanto riguarda il calciomercato, stiamo lavorando costantemente. Ci sentiamo quotidianamente con il mister e stiamo valutando diversi profili. Quattro colpi sono già in cassaforte e cercheremo di dare a mister Conte la difficoltà di scegliere su chi far giocare. Siamo all’inizio di un progetto che abbiamo acquisito, quindi all’inizio sarà necessario lavorare molto. Abbiamo bisogno del supporto dei tifosi, sia nei momenti positivi che in quelli difficili. È un campionato impegnativo, una B2, perché ci sono squadre che possono dire la loro anche nella categoria superiore. Sarà necessario lottare. Noi stiamo facendo il possibile per farci trovare pronti.
Alcuni cercheremo di trattenerli. Poi c’è da fare i conti con la volontà, qualcuno ha chiesto di andare via, e con gli ingaggi. Chi uscirà verrà rimpiazzato da qualcuno che darà il massimo. Acquisti? Il primo è Carlo Armiento, che proviene dalla massima serie australiana. Il secondo è Francesco Cucciniello, il terzo è Antonio Solmonte, in arrivo dal Napoli, e poi abbiamo prelevato Tannor dal Parma. Sono tutti calciatori di proprietà. Ci sono da fare delle cessioni: usciranno Miceli, Maniero e altri sul piede di partenza. La rosa andrà sitemata prima con le uscite e poi con le entrate, guardando sempre al budget. Ci sono punti fermi da cui ripartire? Assolutamente sì. Marcone, Nocerino, Pugliese, Ricci, Esempio e tanti altri li vogliamo trattenere”.

Mirko Conte: “Le idee sono tantissime e buone; poi bisogna metterle in pratica, quindi c’è molto lavoro da fare. Arrivo da quattro anni alla Juventus NG e conosco molto bene il campionato di Lega Pro. È un campionato estremamente difficile, soprattutto il nostro girone. Per tutti è una prima volta, motivo in più per fare squadra e dare il massimo. Al di là dell’aspetto tecnico e dei moduli, chiederò ai ragazzi senso di appartenenza, spirito e cuore. Queste sono le basi per costruire qualcosa di importante, poi attorno a questo metteremo tattica e tecnica. Saremo una squadra organizzata che saprà cosa fare. Giovedì avremo il raduno, ci sono calciatori sotto contratto e li allenerò come calciatori della Turris. Ci sono delle esigenze da parte della società e, di conseguenza, si faranno delle scelte in base a queste. Cercheremo di strutturare una squadra in grado di disputare un campionato adeguato, senza fare proclami”.