Turris, Caneo: “Mi aspetto una squadra diversa caratterialmente. La classifica è ancora buona se guardiamo al nostro obiettivo”
Bruno Caneo
, allenatore della Turris, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita contro il Giugliano: “Dal punto di vista caratteriale mi aspetto una Turris diversa, che abbia le motivazioni giuste per cercare di mettere la massima determinazione in un match difficile sotto l’aspetto mentale. È una gara alla nostra portata, la classifica è ancora buona se guardiamo l’obiettivo stagionale che è la salvezza. Dobbiamo riprendere la strada giusta per raggiungere questo traguardo primario in grado di dare solidità al club. Per riuscirci, dobbiamo vincere domenica senza commettere errori individuali che possono farci prestare il fianco agli avversari in modo gratuito.
È normale che l’eccellente partenza che abbiamo fatto possa aver fatto pensare altro. Abbiamo la consapevolezza di avere un bel gruppo. A fine anno vedremo se saremo stati competitivi come quella Turris oppure no. Gli strumenti per provare a migliorarsi ci sono. Sto pensando a tante situazioni tattiche senza snaturare i nostri principi di gioco. Magari cercheremo di essere più protettivi tra i vari reparti per poi sviluppare il gioco offensivo in base ai nostri principi di gioco che non possono essere delusi.
Guida a Taranto si è comportato bene. È entrato in un momento non bello per il comportamento della squadra, gli attaccanti se non sono supportati dal lavoro di squadra non giocano bene. Da questo punto di vista, ho scelto di togliere proprio Nocerino perchè non era supportato dalla squadra. Eravamo in sofferenza e dovevamo intervenire. Questo però, lo sottolineo, non vuol dire in alcun modo bocciatura o altro.
Abbiamo recuperato Maniero. Per quanto riguarda Giannone, credo serva ancora una settimana per rivederlo nuovamente con noi. Sta facendo delle terapie per rientrare il prima possibile e darci una mano. Si perdono punti di riferimento importanti quando manchi di concentrazione e mentalità. Si deve recuperare la fisionomia del nostro gioco con un furore agonistico diverso ed una fame di voler diventare protagonisti, di volersi mettersi in gioco. Ho dei calciatori per fare delle partite importanti. A mio avviso dobbiamo solo recuperare mentalità e fame. Ognuno di noi deve dare di più per tornare protagonisti.
In generale i moduli non ti portano a vincere o perdere, ti portano ad avere un’identità di squadra. Quello che manca è la fame, la mentalità, la determinazione, la voglia di emergere, il furore agonistico. Se mancano queste qualità, puoi giocare a tre, quattro, cinque in difesa, il gol lo prenderai sempre. Abbiamo sofferto molto a Taranto, ho visto situazioni in cui siamo andati in difficoltà addirittura in tre contro uno. Una roba da rabbrividire dal punto di vista individuale, delle marcature e delle scalate.
Non definirei questo momento figlio di moduli perchè ci sono degli accorgimenti tattici a gara in corso in base alle situazioni di gioco. Andiamo avanti per la nostra strada, ma è chiaro che serve cambiare atteggiamento. Saremo meno aggressivi, ma più ordinati tra i reparti e cercheremo di riprendere fiducia dando solidità ad una squadra che ha dei valori ma li ha smarriti e deve riconquistarli. Dobbiamo lavorare e pensare che il nostro obiettivo resta la salvezza”.