Troise a Tmw: “Cavese? Non credo sia stata stagione fallimentare. Lascio con serenità e riconoscenza”

Troise a Tmw: “Cavese? Non credo sia stata stagione fallimentare. Lascio con serenità e riconoscenza”

Una stagione chiusa con una doppia delusione. Prima la sconfitta nello scontro diretto per la promozione contro il Brindisi, poi il passo falso nella finale playoff del Girone H di Serie D contro il Nardò. Per la Cavese non sono state settimane semplici e, dopo il finale d’annata horror, la società ha deciso di dare il via a un nuovo corso. In panchina non ci sarà più Emanuele Troise che, in un’intervista rilasciata ai microfoni di Tuttomercatoweb, ha raccontato la sua esperienza in biancoblù:

“A Cava sono stati per me 18 mesi molto formativi, c’è stata una pressione costante che ho gestito con molto equilibrio. Non credo affatto sia stata una stagione fallimentare, ma piuttosto un obiettivo comune mancato, un solo punto ci ha impedito di centrare la Serie C. È necessario fare un’analisi ad ampio raggio per ambire a crescere e arrivare in alto. Gli errori sul campo, ci sono stati, li abbiamo riconosciuti e affrontati con consapevolezza. Il legittimo desiderio di riconquistare il professionismo, però, ha purtroppo esacerbato l’ambiente che ha mal tollerato qualche prestazione al di sotto delle aspettative, sovraccaricando la squadra per una “partita no”: non faccio riferimento alle critiche costruttive che ritengo preziose, ma ad altre situazioni.

Gli stadi vuoti per squalifica non hanno giovato, è innegabile. Anche il cambio societario a inizio stagione ci ha destabilizzati, ma la squadra ha sempre dato il massimo sovvertendo i pronostici. Come si possa mettere in dubbio quanto cuore abbiamo messo nell’obiettivo non potrò mai comprenderlo, considerando quanto rispetto e competenza abbiamo mostrato verso i colori e la storia blasonata di questo club. La Serie C sarebbe stata per tutti la giusta ricompensa nonché una grande opportunità, tutti ci giocavamo il futuro. Ma è andata così, anche se difficile da accettare. Il rammarico me lo porto dentro, facendone tesoro. Di certo lascio Cava con serenità e con immensa riconoscenza nei confronti del club e del direttore Pietro Fusco che mi ha dato questa opportunità”.

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