Storie – Antonio Juliano, il campano protagonista con l’Italia nel ’68
Dopo un anno di attesa, a causa del Covid-19, l’Europeo 2020 ha preso il via da 5 giorni. È stata proprio l’Italia, contro la Turchia, ad inaugurare la manifestazione continentale più importante per nazionali. Gli azzurri di Roberto Mancini, che sicuramente non partono con i favori del pronostico, hanno come obiettivo primario quello di stupire e sovvertire le previsioni della vigilia. La Nazionale vanta tra le sue fila anche tre calciatori campani: Lorenzo Insigne di Frattamaggiore, Ciro Immobile di Torre Annunziata e Gianluigi Donnarumma di Castellammare di Stabia.
La vittoria del 1968
L’Italia ha partecipato agli Europei 11 volte e ha alzato una sola volta il trofeo al cielo, proprio nella prima delle due edizioni organizzate nel bel paese. Nel 1968, infatti, gli azzurri dell’allora tecnico Valcareggi conquistarono la coppa al termine di un cammino insidioso e fortunato.
In quell’edizione, per la prima volta, l’accesso ai quarti di finali non venne sancito tramite scontri diretti ma mediante 8 gironi. L’Italia superò agevolmente il suo raggruppamento con Romania, Svizzera e Cipro. Gli azzurri, con qualche difficoltà, piegarono la Bulgaria ai quarti di finale con il risultato complessivo di 3-4. I leoni si imposero a Sofia con il risultato di 3-2, mentre a Napoli fu l’Italia a trionfare con un netto 2-0. All’epoca, a differenza di quanto accade oggi, l’Uefa assegnava solo la final four ad una nazione ospitante. L’Italia, padrona di casa, affrontò l’Unione Sovietica in semifinale a Napoli. La gara si concluse sullo 0-0 e la finalista venne stabilita con il lancio della monetina. Nella finale di Roma contro la Jugoslavia, invece, dopo l’1-1 della prima partita, l’Italia ebbe la meglio nel match di ripetizione grazie alle due reti siglate nella prima mezz’ora da Riva e Anastasi.
Antonio Juliano: unico calciatore campano a vincere l’Europeo
Juliano
, tra settore giovanile e prima squadra, per più di vent’anni è stato la bandiera del Napoli, con il quale ha vinto due Coppe Italia. Totonno è stato il simbolo della lotta del sud contro il potente nord, l’esempio da seguire per i giovani meridionali desiderosi di poter calcare campi importanti e scrivere pagine di storia indimenticabili.
Juliano, infatti, oltre ad essere il primo calciatore napoletano ad essere convocato in Nazionale, è stato parte integrante di quell’Europeo vinto nel 1968. Durante quell’edizione venne schierato titolare sia nei due match contro la Bulgaria, sia contro l’Unione Sovietica che nella prima finale contro la Jugoslavia. Nella gara di ripetizione, invece, gli fu preferito Sandro Mazzola. Insigne, Donnarumma e Immobile, quindi, potrebbero ripercorrere le orme dell’illustre corregionale e riportare in Italia un trofeo che manca da 53 anni.