Storie – 5 luglio 1984, il ‘San Paolo’ accoglie Diego Armando Maradona

Storie – 5 luglio 1984, il ‘San Paolo’ accoglie Diego Armando Maradona

La storia ha voluto una data. Una data che ha cambiato le sorti calcistiche di una squadra e che ha sancito l’inizio di una storia d’amore interminabile. Il 5 luglio 1984, infatti, Diego Armando Maradona fu presentato ai tifosi del Napoli all’allora Stadio ‘San Paolo’. L’impianto di Fuorigrotta era gremito, oltre ottanta mila persone accorsero per dare il benvenuto a chi nel giro di pochi secondi aveva già conquistato i cuori dei supporters azzurri. L’entrata sul rettangolo verde attraverso le scalette, i palleggi a centrocampo, il tiro verso la porta situata sotto la curva B e il saluto “buonasera napolitani”, poi, sono istantanee che rendono quei momenti sempre vivi, anche 37 anni dopo.

Maradona, all’epoca 24enne, era già considerato tra i più forti in circolazione. La trattativa non fu semplice, ma l’appoggio della politica e del Banco di Napoli permisero di portare a termine una delle operazioni più importanti della storia del calcio. La trattativa col Barcellona, concretizzatasi per 13 miliardi e mezzo di lire, fu chiusa poche ore prima della fine del calciomercato. Ferlaino, come da lui stesso ricordato, grazie ad una guardia giurata amica, depositò in Lega prima una busta bianca e in seguito, oltre il tempo massimo, la sostituì con la busta contenente le firme.

Maradona, 30 anni fa l'ultima partita col Napoli al San Paolo:  l'anti-doping, la cocaina, l'addio- Corriere.it

Come accennato in precedenza, Maradona era ritenuto un fenomeno ma accettò senza battere ciglio una realtà che fino a quel momento aveva vinto soltanto due Coppa Italia. La vittoria dei due scudetti e della Coppa Uefa legarono ulteriormente l’asso argentino e il popolo partenopeo. Tale vincolo sentimentale, negli anni, è divenuto ancora più forte anche per le frasi e le provocazioni lanciate per difendere quella che ormai era diventata casa sua. Storiche, ad esempio, sono le dichiarazioni rilasciate alla vigilia di Italia-Argentina: “Io voglio solo il rispetto dei napoletani, non il tifo perchè io e la mia nazionale sappiamo che i napoletani sono italiani…solo che gli italiani devono capire che il napoletano è anche italiano…”.

Oggi Maradona non c’è più, ma in quello che è diventato il suo stadio riecheggiano ancora più forti i ricordi di quel caldo giorno di 37 anni fa.

Gianni Minà racconta il suo amico Diego Armando Maradona | La Provincia  Online

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