Sousa: “Mercato? Parlerò dopo De Sanctis. Martegani non pronto dall’inizio, su Ikwuemesi e Tchaouna…”
Trasferta di Lecce per la Salernitana, reduce da due pareggi consecutivi nelle prime uscite della nuova Serie A. La squadra di Paulo Sousa si prepara alla terza giornata di campionato, la gara contro i giallorossi anticipa la sosta per le Nazionali. Il tecnico portoghese è intervenuto in conferenza stampa:
“Mercato? Non voglio ripetermi, nella conferenza precedente avevo detto di aspettare l’analisi del direttore, poi ci sarà anche la mia. Il mercato ha avuto un impatto importante sulla squadra, dei nuovi ho già dichiarato che hanno bisogno di integrarsi. Dobbiamo lavorare su diversi aspetti, anche su quello della lingua: alcuni non parlano italiano o in una lingua che posso comprendere. Serve pazienza, con lo staff cercheremo di integrarli nel migliore dei modi e nel più breve tempo possibile. Cabral è l’unico che conosce il campionato rispetto agli altri, può ambientarsi meglio e con più facilità. Viene da un sistema di gioco che può aiutarlo, è stato impiegato sulla fascia ma può ricoprire anche altre posizioni.
Modulo? Già durante la partita con l’Udinese c’è stato qualche cambio in corso d’opera, questo tipo di modifiche ci saranno durante l’intera stagione. Sono concentrato sulla crescita collettiva, ma anche sul lavoro individuale. I nuovi devono stabilizzarsi sul piano emotivo, tanti attendono anche i familiari e devono conoscere i compagni, anche parlare un po’ di lingua sarà utile. Martegani? È entrato quando l’Udinese è calata in termini di freschezza e le distanze tra i reparti sono aumentate, ha fatto la differenza. È stato acquistato per giocare in una linea più bassa, ha ancora bisogno di tempo per inserirsi nei meccanismi. Occorrerà ancora un po’ prima di assimilare i concetti di occupazione dello spazio e le dinamiche delle due fasi. Al San Lorenzo aveva dinamiche differenti, ma gli argentini hanno fame e aggressività, oltre alla voglia di raggiungere obiettivi. Questo è un buon punto di partenza.
Ikwuemesi? Ha voglia di mettersi in gioco, vedo disponibilità e grande attenzione, ci segue. A livello di caratteristiche è diverso dagli altri presenti in rosa, può darci una mano in profondità. Anche lui deve integrarsi nelle nuove dinamiche, ci stiamo lavorando. Riuscirà a ritagliarsi lo spazio giusto, aumentare il suo minutaggio può dipendere dall’assenza di giocatori importanti o dalle esigenze della partita. Lecce? Sta facendo bene con D’Aversa, non solo a livello organizzativo, ma anche dal punto di vista mentale. Ha una condizione importante, viene da due rimonte contro squadre che lottano per l’Europa. Il loro inizio non è casuale. Faccio i complimenti al direttore Corvino, l’ho conosciuto ai tempi di Firenze e sta lavorando molto bene. Mi aspetto una partita difficile, tocca a noi cercare di attuare le strategie giuste per portare a casa un risultato positivo.
4-2-3-1? A Firenze era 4-2-3-1 in fase di non possesso, a livello offensivo era diverso. Il modulo non è la cosa più importante, punto ad una interazione costante tra i tre settori. Conta dinamicità e cambiare sistema in corso d’opera per avere superiorità numerica e non dare punti di riferimento all’avversario. La costruzione del gioco è fondamentale. Tchaouna? È un mancino abituato a giocare soprattutto sulla destra come esterno, ha fisicità, deve migliorare altri aspetti del gioco. Il calcio italiano è diverso da quello francese. Deve fare molta strada ma vedo un ragazzo con voglia, non lo conoscevo. Sono pochi i nuovi acquisti che conoscevo già”.