Simeone: “Napoli è qualcosa di magico, c’è allegria qui. Scudetto? Bisogna vivere ogni giorno al massimo”

Simeone: “Napoli è qualcosa di magico, c’è allegria qui. Scudetto? Bisogna vivere ogni giorno al massimo”

Ha deciso la gara di San Siro contro il Milan con un colpo di testa perfetto e anche in Champions League ha lasciato la sua firma. Giovanni Simeone, attaccante del Napoli, si è raccontato a Il Mattino:

“A giocare nel Napoli si sta molto bene, ma con i piedi per terra. Essere lassù sia in campionato che in Champions fa venire solo una voglia di continuare così, consapevoli che questa è la strada giusta. Siamo tranquilli e l’idea di dover migliorare sempre ci dà ancora più forza. C’è stato qualcosa di speciale, quasi magico, fin dal primo momento in cui mi hanno parlato di Napoli. Ho sentito dentro di me delle vibrazioni positive, una voglia matta di indossare questa maglia. Ho avuto altre tentazioni questa estate ma quell’emozione che mi ha dato la parola Napoli non me l’ha data nessuno. C’è allegria a stare qui. E tutto questo mi dà una quotidiana forza. Vedo tutti sulla stessa linea. Anguissa e Di Lorenzo sono favolosi, hanno doti che vengono da dentro. Ma anche di Meret apprezzi la sua personalità. La verità? Da noi nessuno è più di nessuno. Siamo tutti uguali.

Gol? Non si pensa a nulla in quei momenti, è una sensazione. Come l’attimo prima di fare gol, non hai tempo per pensare. Durante quella corsa a San Siro e il bacio sul tatuaggio, mi sono lasciato andare, naturale, semplicemente. È la cosa più bella. Vivere il momento, il presente: non c’è nulla di più meraviglioso. Papà? Mi scrive messaggi ogni giorno ma una volta mi lasciò un biglietto in cui c’era scritto “innamorati del gol, è la cosa più bella”. Ma lui non è il mio mister, è mio padre. E le sue telefonate, i suoi consigli sono per la vita di tutti i giorni, sono le parole dette a un figlio. Non sono le frasi di un allenatore, non sono suggerimenti tecnici. Parliamo delle nostre vite, lui a Madrid, io ora a Napoli. Scudetto? Il Napoli può continuare a fare quello che sta facendo adesso, vivere ogni giorno al massimo. Tanto si gioca ogni tre giorni, il tempo per sognare è sempre poco”.

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