Valerio Bertotto è tornato in conferenza. L’allenatore del Giugliano è intervenuto questa mattina presso la sala stampa dello Stadio Alberto De Cristofaro e ha parlato della prossima stagione dei tigrotti:
“Grazie per questa bella giornata e per avermi riaccolto, sono molto contento di proseguire il mio lavoro qui. Devo ringraziare la proprietà, il presidente e il direttore. Do il benvenuto a Gennaro (Scognamiglio, ndr) nel nostro modello operativo con una veste nuova, sicuramente stimolante per lui, un ragazzo intelligente e un uomo di calcio, ha avuto la bravura di farlo ad alti livelli. Con il direttore Fracchiolla ci stiamo confrontando già da un po’ di mesi. Non ci siamo conosciuti prima, ma il feeling è scattato da subito. Ci sono stati dei cambiamenti, ma c’è voglia di creare qualcosa di nuovo e di diverso. C’è la voglia di costruire. Le basi perché potessi continuare il mio lavoro con il Giugliano, al di là di averlo guadagnato sul campo, volevo che nascessero da una crescita all’interno della società stessa. Per fare le cose nella maniera giusta, si richiede competenza e persone che aiutino il nostro lavoro. Tutto ciò che ha riguardato i discorsi con il presidente e con il direttore si sta concretizzando e si concretizzerà. Sono felice. Stiamo allestendo la squadra, i giovani ci sono, così come le prospettive per completare l’organico.
L’avallo e il dialogo con il direttore è costante e continuo, altrettanto la ricerca della tipologia del calciatore funzionale al nostro progetto tecnico. C’è la massima condivisione di idee e di obiettivi, questa è la forza e la stabilità di una società. Per quanto riguarda il discorso dei più giovani, quelli che sono i migliori sul mercato e andando ad anticipare le altre società, si riesce a mettere il primo tassello che garantisce tutto quello per cui questa società è nata, creando tutte le situazioni giuste per generare non solo economia ma anche calcio e una realtà solida e sana. Cosa ha chiesto la società? Di continuare il percorso iniziato ad ottobre, cercando ovviamente di migliorarsi. Il raggiungimento degli obiettivi è funzionale a ciò che si riesce a fare. L’anno scorso dicevo di non porci obiettivi statici perché gli obiettivi possono e devono cambiare. Pensiamo step dopo step, poi alla fine saranno qualità e capacità a dirci dove saremo. Nel calcio si vive di lungimiranza e di piccoli momenti, ovvero il lavoro quotidiano che ti dà la sensazione di quella che è la tua squadra e la tua identità. Non poniamoci limiti. L’anno scorso nessuno avrebbe creduto che il Giugliano potesse arrivare ai playoff. La nostra volontà è quella di migliorarci ogni giorno, lavoriamo con questa identità e teniamo il profilo basso, fari spenti e pedaliamo.
Stiamo già lavorando da una settimana, ci fermeremo qui fino a sabato. Concludiamo questo primo step di preparazione con una gara amichevole, da lunedì saremo in ritiro. Stiamo lavorando molto bene, facciamo le cose che abbiamo programmato. I ragazzi stanno rispondendo alla grande. Il percorso sarà funzionale a quella che è la nostra programmazione, con un lavoro finalizzato alle nostre idee. Affronteremo anche test di prestigio perché voglio alzare il livello. Sta emergendo la voglia dei ragazzi di farsi vedere, di lavorare seriamente. Ci poniamo come obiettivo il noi, è un dogma assoluto. Sono molto convinto di questo progetto, altrimenti non sarei qui. Per me era importante creare i presupposti per crescere ancora, ne abbiamo parlato tanto. Le mie idee si sono concretizzate e continuano a farlo, questo è un punto di partenza. Il 30% di quanto fatto lo scorso anno lo portiamo con noi, ripartiamo da lì. Sembra poco, ma non lo è. Sarà un Giugliano che dovrà proseguire sul trend dell’ultima stagione che ha permesso di scrivere la prima pagina di una storia lunga.
Salvemini e Ciuferri? Si stanno allenando bene, devono fare il loro lavoro. Fino a prova contraria sono giocatori del Giugliano, devono essere mentalizzati al 100%. Devono sapere che qui hanno un ambiente serio e sereno, devono sapere che i risultati ottenuti assieme sono figli del gruppo, compreso il loro contributo. Qui possono migliorare la loro capacità. Campionato? Sono contento di iniziare con questo calendario, c’è subito la dimostrazione di quello che puoi valere contro squadre strutturate e importanti, con obiettivi primari. È stimolante confrontarsi subito con i bravi. Sarà un campionato tosto, difficile e forte, così come lo è sempre il Girone C, secondo me il più complicato tra i tre gironi. Scognamiglio? È stato fondamentale l’anno scorso, era il ragazzo con più esperienza in un gruppo di giovani. Era un leader, non ha mai sbagliato nulla. Merita tantissimo questa possibilità. Sarà un valore aggiunto. Fracchiolla? È bravo ed è competente, conosce molto bene il calcio. Nonostante la giovane età, ha già vissuto un calcio vero e di categorie superiori. Sa cosa vuol dire fare calcio, anche in situazioni di difficoltà. Sono molto contento di lavorare con lui. Tifosi? Il feeling con la città si è creato da subito. Si sta costruendo una nuova Curva, ai tifosi dico di riempire gli altri settori”.