Turris Napolitano

Riccardo Napolitano, direttore sportivo della Turris, è intervenuto nel corso della trasmissione Focus Serie C in onda su Ottochannel e ha rilasciato alcune dichiarazioni sul momento che stanno vivendo i corallini:

“Siamo sempre stati abbastanza sereni e tranquilli anche quando ci sono stati dei problemi durante i quali non riuscivamo a far scendere in campo i nostri nuovi acquisti. Chi è andato in campo durante quelle partite, ha avuto sempre la fiducia della società. È stato bravo il mister, va assolutamente elogiato sul lavoro che sta svolgendo. Un conto è giocare con dei ragazzi totalmente giovani, un altro è schierare gli acquisti mirati che abbiamo portato a Torre del Greco durante l’estate.

Prossime partite? Siamo abituati alle difficoltà, siamo allenati sotto questo punto di vista. Abbiamo un tecnico che lavora in maniera egregia durante la settimana, sa quello che deve fare. È un allenatore importante, abbiamo puntato su di lui. Come abbiamo fatto su tutti i nostri ragazzi. Siamo una squadra che deve salvarsi, ma non abbiamo paura di nessuno. Si va in campo e ogni partita può mettere in evidenza delle difficoltà, non c’è una partita facile. Siamo contenti del risultato di Caserta, abbiamo subito poco. Ci siamo difesi bene e nelle ripartenze siamo stati molto più pungenti rispetto alla Casertana. Va bene anche il punto a Caserta contro una squadra forte, una società importante e reduce dal quarto posto dell’anno scorso. Noi pensiamo a salvarci.

Campionato più tranquillo? C’è da fare i complimenti a chi c’era prima. La categoria è stata mantenuta per 4/5 anni tra le difficoltà. Siamo concentrati su quello che dobbiamo fare. È il nostro primo anno, sarà di transizione, il progetto è triennale. Piano piano cercheremo di alzare l’asticella, ma l’obiettivo è quello di salvarci, anche all’ultima giornata. Speriamo di fare bene. Poi ci sono degli aspetti che siamo andati a curare. Sono stati presi dei calciatori che possono dare un contributo importante. Non mi piace però parlare di singoli, ma di collettivo. Il gruppo è forte e fantastico, è molto affiatato. Può fare bene”.