casertana cangelosi

VincenzoCangelosi

, allenatore della Casertana, è intervenuto in conferenza stampa al termine della gara persa contro la Juventus Next Gen, valsa l’eliminazione dei falchetti playoff:

“Bisogna riconoscere la grossa qualità degli avversari, ma questo si sapeva già. Nella prima mezz’ora abbiamo fatto tanta fatica a trovare i giusti riferimenti, poi ci siamo aggiustati nell’ultimo quarto d’ora e abbiamo iniziato ad alzare la pressione. Nel secondo tempo, quando ci siamo con i quattro attaccanti, siamo partiti anche bene e abbiamo avuto due occasioni che non siamo riusciti a concretizzare. Poi purtroppo ci sono state delle disattenzioni dietro, abbiamo subito due gol evitabili. Fanno parte del calcio, non posso rimproverare niente. Abbiamo provato di tutto, nel secondo tempo c’è stata anche la giusta intensità e li abbiamo messi in difficoltà. I due gol però sono stati pesanti a livello psicologico, ma tutti quelli che hanno giocato, hanno cercato di dare il massimo. Purtroppo non ci siamo riusciti, c’è grosso rammarico e ho visto diversi ragazzi piangere perché per tutti era una grande possibilità e c’era l’opportunità di dare una grossa soddisfazione. Quando si perde, è normale che rimane tanto rammarico.

Nel complesso sono soddisfatto di quello che abbiamo fatto. Per lunghi tratti nel girone d’andata, abbiamo giocato un bel calcio e abbiamo fatto divertire. Poi c’è stato un calo, messo in preventivo, aggravato anche dalle situazioni che si sono venute a creare. Piano piano ci siamo ripresi, siamo riusciti a trovare una posizione importante in classifica che ci ha permesso di arrivare fino a questo punto. Ci stavamo facendo la bocca un po’ tutti, cercando di andare più avanti possibile nei playoff. Bisogna anche tenere conto delle altre squadre e della loro qualità. Stasera la Juventus ha dimostrato di avere un gruppo di ragazzi giovani di alta qualità, ci hanno messo in difficoltà, sono stati più bravi e bisogna riconoscerlo.

Futuro? In questo momento non credo sia il problema principale. Quando si finisce una stagione, c’è tempo per fare tutti i ragionamenti. In questo momento credo sia giusto ringraziare tutte le persone che hanno lavorato con me dall’inizio, mi hanno dato una grossa mano, sia le persone sul campo, ma anche chi vive quotidianamente con noi. Ringrazio loro, poi il resto vedremo. Campionato? La stagione scorsa, quando sono arrivato, l’obiettivo era sistemare un po’ le cose e cercare di fare quello che siamo riusciti a raggiungere, arrivare ai playoff e cercare di vincerli. La società è stata brava ad ottenere il ripescaggio. Quest’anno siamo partiti in ritardo, con tutte le problematiche. Quando siamo riusciti ad assemblare questa squadra, sapevo che potevamo fare bene, ma non sapevo in quanto tempo. I giocatori sono stati bravi in poco tempo, nel complesso, a conoscersi e a capire quello che potevamo fare. Ci hanno creduto fin dall’inizio, poi piano piano con i risultati siamo riusciti a mettere insieme una squadra che credo sia stato un vanto per Caserta. Essere riusciti anche a riportare tutto questo entusiasmo, penso sia un grosso punto di partenza. Di questo sono molto contento.

Momento migliore? La seconda parte del girone d’andata. Ci sono stati anche dei momenti difficili, ma lì devo dire che i ragazzi sono stati bravi a compattarsi e a credere in un obiettivo ambizioso, questo ci ha aiutato ad arrivare fino a stasera. Credevamo di riuscire a superare l’ostacolo, non è andata bene e il rammarico è quello di non aver dato un altro momento di felicità alla città. Scelte? Dovevamo giocare in un modo simile anche nel primo tempo, abbiamo fatto fatica a leggere le posizioni degli avversari. Se non si riesce a tenere quell’intensità e quella pressione vista dalla mezz’ora del primo tempo, si fa fatica a rincorrere l’avversario. Dalla mezz’ora abbiamo attaccato molto più in avanti, molto più corti. Questo è quello che dovevamo fare dall’inizio. Le scelte le faccio prima, sono qui e so che posso sbagliare. Ho cercato di mettere un giocatore con una frequenza diversa e un’intensità diversa, ma il problema è stato l’atteggiamento complessivo. Quanto tempo passerà prima di pensare al futuro? Non lo so, prima bisogna smaltire la delusione. Ci immedesimiamo nei tifosi, eravamo convinti di poter passare il turno. C’è delusione per tutti. Capisco lo stato d’animo dei tifosi. Nel calcio questi momenti ci sono. Bisogna ripartire dalla passione vista stasera. Quando mi incontrerò con il presidente? Non lo so. Non ho fretta. Sono qua e poi si vedrà, non è il momento di parlarne ora. Ci sarà tempo”.