Serie C, il pagellone del girone d’andata
Si pensa al ritorno in campo, le squadre sono in fase di preparazione per il debutto con il nuovo anno. Queste le pagelle delle sette squadre campane dopo la prima parte di stagione.
Juve Stabia 9.5
Manca mezzo voto alla perfezione, è vero. A Castellammare però si sta sfiorando l’eccellenza. Partita con l’obiettivo di una salvezza tranquilla, la squadra gialloblè si ritrova a comandare il campionato in vetta, con un vantaggio di sette punti sulla prima inseguitrice e con un rendimento invidiabile anche nelle categorie superiori, in Italia e all’estero. Qualcuno sta già prendendo appunti sull’organizzazione e sulla compattezza delle vespe, soprattutto in chiave difensiva. Sei gol subiti in diciannove partite di campionato, quattordici gare senza subire gol per Thiam e porta imbattuta al Menti dopo nove incontri. Il gruppo ha dimostrato anche grande cinismo e lucidità in zona offensiva, marcando il territorio in casa ed espugnando fortini avversari importanti, Taranto e Picerno su tutti. Il presidente Langella, all’inizio della stagione, aveva predicato progettualità, sostenibilità e continuità. La conoscenza del ds Lovisa e il lavoro di Pagliuca con il suo staff, abbinate all’unità d’intenti nello spogliatoio, hanno regalato alla piazza un girone d’andata con i fiocchi. E ora la missione è non fermarsi.
Casertana 8.5
La classifica dice meno sette dalla capolista, ma anche seconda posizione in solitaria. I falchetti sono partiti tremendamente in ritardo, dopo aver ottenuto il via libera per il ripescaggio. Con il patron D’Agostino, che merita un voto molto alto nella sua pagella personale, è necessario congratularsi: ha confermato il ds Degli Esposti e mister Cangelosi il 27 maggio, al termine della scorsa stagione e mesi prima rispetto al rientro tra i professionisti. Poi gli investimenti in poche settimane, con calciatori funzionali al progetto tecnico e di una caratura notevole per il girone da affrontare. Profili d’esperienza che si sono integrati subito nei concetti dell’allenatore, fino a diventare una seria candidata per la promozione nel torneo cadetto. Il campionato è ancora lungo, lo svantaggio c’è ma, considerati gli impegni ravvicinati in avvio, i rossoblù si ritrovano a poter ambire al grande traguardo. Il rendimento delle ultime partite parla chiaro: undici risultati consecutivi con otto vittorie e tre pareggi. Intanto la società pensa a come potenziare ulteriormente l’organico.
Giugliano 6.5
Dopo la strepitosa cavalcata della scorsa stagione, con i gialloblù andati vicini all’accesso ai playoff, la proprietà ha deciso di proseguire sulla sua strada. Alle conferme del ds Amodio e del tecnico Di Napoli sono seguite le operazioni di mercato che hanno avuto una costante: il mix. I tigrotti, accertato il blocco dell’annata passata, hanno completato la rosa con elementi già formati e con giovani in rampa di lancio. Qualche cosa non ha funzionato, a livello tattico soprattutto, nelle prime settimane. Accompagnato da qualche malumore della tifoseria, il numero uno Mazzamauro ha deciso, anche con un po’ di difficoltà, di separarsi dall’ex trainer della Paganese e di affidarsi a Bertotto. Con l’approdo del nuovo allenatore, protagonista di un successo in Coppa al Vigorito, c’è stata una sterzata netta e anche la condizione della squadra è cresciuta. Dal 4 ottobre, giorno dell’ufficialità della guida piemontese, la formazione napoletana ha conquistato sei vittorie, due pareggi e cinque sconfitte in tredici partite, migliorando la sua classifica. Buon margine sulla zona playout al giro di boa, ma serve ancora uno sprint nella seconda fase del campionato.
Sorrento 6.5
Cenerentola a chi? La brigata di Maiuri, promossa dopo l’incredibile sorpasso nel rush conclusivo della penultima edizione della Serie D, ha attirato gradualmente i riflettori. Archiviata una partenza sottotono, complice anche l’inesperienza iniziale e lo scotto del salto di categoria, i costieri stanno incrementando punti, basando la crescita sul gioco e sull’espressione corale. Un avvio caratterizzato dalle prestazioni, ma non dai risultati. Con il lavoro quotidiano e con la determinazione sono arrivate anche le vittorie e, al termine del girone d’andata, la compagine rossonera si trova nella zona centrale della graduatoria, con 23 punti ottenuti e con l’ottimo pareggio strappato alla Casertana nel derby del 23 dicembre. Al rientro dopo la sosta natalizia ci sarà un calendario tosto ma affascinante da dover affrontare, i ragazzi terribili di mister Maiuri devono continuare a macinare per tagliare quanto prima il traguardo della permanenza in Serie C.
Avellino 6
La capolista corre e questo è un dato di fatto, i lupi invece hanno perso più di qualche punto per strada e finora hanno svolto il classico compitino. Protagonista in estate di una campagna acquisti di assoluto valore, il sodalizio della famiglia D’Agostino – con due ko di fila ad inizio campionato – è subito piombato nell’incubo dei mesi primaverili. Netta e immediata la decisione della società: via Rastelli, dentro Pazienza. I biancoverdi hanno invertito la marcia, iniziando a collezionare punti e scalando la classifica. Emblematiche le cinque vittorie consecutive tra la settima e l’undicesima giornata, poi il successo con poker a Brindisi e il periodo di flessione. Accantonate le frenate con Giugliano e Picerno, Sgarbi e compagni hanno mancato gli appuntamenti interni con Turris e Taranto (entrambi conclusi 0-0), meglio invece le ultime due uscite in trasferta con i preziosi blitz a Benevento e Crotone. Un bottino migliore al Partenio a dicembre avrebbe permesso all’Avellino di chiudere in una posizione diversa e con un distacco minore dalle vespe. Oggi è costretto a rincorrere e sperare in qualche stop degli avversari.
Benevento 4.5
Retrocessa e delusa, ma pronta a ripartire e risalire con nuovi interpreti, il direttore Carli e l’allenatore Andreoletti in primo piano, scelti dal presidente Vigorito per un nuovo ciclo. È la corazzata del girone, frase che si è sentita e rincorsa nel corso delle settimane. Poi il debutto amaro a Torre del Greco e qualche campanello d’allarme. La Serie C non è scontata. Dopo dodici risultati consecutivi, in cui la Strega ha conquistato sette vittorie e cinque pareggi, è arrivato il crollo verticale che ha fatto perdere certezze e creato disappunto sugli spalti. Da metà novembre c’è stato un calo drastico dei giallorossi che, al netto del 2-1 sul Monterosi, sono incappati in quattro sconfitte. Pesante quella nella tana del Monopoli, poi la doppia batosta nei derby attesi con Juve Stabia e Avellino. La disfatta casalinga con il Catania (0-4) ha chiuso subito il corso di Andreoletti, sollevato dall’incarico. E ora l’Auteri bis che dovrà riportare serenità e tranquillità, mettendo un freno al tracollo di una big che si ritrova al settimo posto.
Turris 4.5
Il ritorno di Caneo per consolidare la propria identità. E il nuovo campionato si è aperto nel migliore dei modi. Il successo con il Benevento all’esordio, espugnato lo Scida con una prova di forza e la terza esultanza consecutiva con il Sorrento. Tutto in 270’. Tuttavia un piccolo avvertimento è subito arrivato: i gol subiti. Dopo il 3-3 di Messina, si è spenta la luce realizzativa e, complice qualche disattenzione, dei singoli o di reparto, i corallini hanno incassato più reti di quelle segnate e si sono accumulate nove sconfitte in dieci gare. Disperso quanto di buono fatto in apertura, il sussulto di Potenza non è bastato perché la Turris è scivolata in classifica fino a rievocare i fantasmi della scorsa stagione. Da fine novembre c’è stata una serie di sussulti con quattro pareggi e il 3-1 rifilato al Brindisi. I biancorossi hanno rifiatato nel tour de force al tramonto del girone d’andata, ma adesso serve continuità. 20 punti dopo 19 turni, una sola lunghezza di vantaggio sulla griglia playout e il derby con il Benevento alle porte dopo la sosta natalizia.