bertotto giugliano

Valerio Bertotto, allenatore del Giugliano, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della partita contro il Taranto. Queste le sue parole:

“Abbiamo analizzato comunque la partita, di occasioni ne abbiamo viste tante, create in maniera molto limpida e chiara. Questa squadra deve concretizzare molto di più rispetto a quello che sta facendo, è anche vero che siamo ancora in una fase di rodaggio. La crescita e la determinazione per andarsi a prendere le partite devono passare attraverso la concretizzazione di tutta la mole di lavoro. Aver giocato tanto può sembrare stancante, ma forse è un aiuto ulteriore a creare l’attitudine nel continuare a giocare per trovarsi più pronti possibili alla prima giornata di campionato. Le partite sono andate bene, continuiamo su questa strada.

Taranto? Mi aspetto una partita complicata, è una gara di campionato contro una squadra che ha oggettivamente delle difficoltà. Le squadre che vivono delle difficoltà sanno mettere in atto delle strategie e una forza d’animo che alcune volte va a sopperire a quelle che possono essere delle carenze. C’è totale rispetto per il Taranto. L’abnegazione sul fatto che questa partita debba essere presa come una gara difficile e tosta deve essere altrettanto totale. Su questo sto battendo forte con i ragazzi. Li ritengo abbastanza maturi per comprendere questa cosa. L’approccio deve essere questo in ogni tipo di partita.

Come cambia il Giugliano senza Salvemini? In questo momento abbiamo una rosa sicuramente adeguata, sappiamo di aver perso un giocatore importante. Come dico sempre, al di là del ringraziamento per quello che ci ha dato Salvemini, bisogna guardare avanti e pensare che ci saranno degli interventi da fare nei prossimi giorni. Quando ci sono dei cambi, sono necessarie delle sostituzioni adeguate. Siamo contenti di quello che stiamo facendo, ho una rosa valida a disposizione. Si è costruito qualcosa di positivo legato a calciatori funzionali e giovani di grande prospettiva. Adesso ci manca l’ultimo pezzettino che andrà colmato con grande serenità.

La scelta di un calciatore deve essere sempre funzionale all’idea che si vuole esprimere. Stiamo cercando di farci un abito giusto per noi. L’ultimo elemento dovrà rispondere a queste caratteristiche. Ciuferri? Ha passato due mesi in balìa del mare agitato, è questo è un problema per un giovane ragazzo che fino a cinque mesi fa girava il campo con le scarpe da ginnastica. Poi si è guadagnato quello che si è meritato. Ciuferri deve imparare a comprendere che il suo ruolo, in questo momento della sua vita e gli auguro per tanti anni, è di pensare a giocare a calcio e stare concentrato su quello che è la sua vita e il suo sogno. È arrivato quasi al dunque del percorso, mi auguro che riesca a ritrovare immediatamente le energie mentali per essere focalizzato sul percorso iniziato ad ottobre. È al 100% un calciatore del Giugliano, a Caserta non ha fatto bene.

C’è stata una crescita. Abbiamo affrontato due squadre forti, in maniera differente l’una dall’altra. L’interpretazione è stata ottima. Mi è piaciuta la solidità all’interno della nostra idea di gioco, restando ordinati e attenti. Abbiamo sofferto il giusto. Sostituire Salvemini? Ci sono una serie di nomi su cui stiamo lavorando, il direttore ci sta mettendo attenzione. La situazione era chiara da tempo. Padula? Si sta approcciando molto bene, ha delle caratteristiche da prima punta di grande capacità e qualità. Lo si denota da alcuni movimenti specifici che fa, quelli sono naturali. Lasciamolo lavorare tranquillamente. Sta crescendo bene e ha le capacità giuste per fare una bella carriera.

Minelli? È un ragazzo con un percorso importante e una discreta esperienza, ha attitudine a fare il suo ruolo molto bene. Si incastra bene all’interno del nostro quadro tattico. Abbiamo colmato anche il gap sui centimetri. Celeghin? Sta bene. Tutti devono adattarsi ad un certo ritmo. Portieri? Andava colmata la disponibilità numerica tra i pali. Abbiamo trovato ragazzi validi. Per quanto riguarda l’aspetto tecnico, si chiede di giocare con i piedi. È concesso sbagliare, ma è importante lavorare sulle lacune”.