L’Avellino ribalta il Foggia e sbanca lo Zaccheria. I lupi volano al secondo posto e mettono pressione alle avversarie
L’Avellino ribalta il Foggia allo Zaccheria (1-3), aggancia il secondo posto solitario in classifica e, in attesa della avversarie, si porta a meno tre dalla capolista Juve Stabia. Per la squadra di Michele Pazienza arriva il settimo risultato utile consecutivo in campionato.
La cronaca
La partita si apre con un dialogo tra Gori e Sgarbi, poi rasoterra del calciatore in prestito dal Napoli e sfera sul fondo. Sul capovolgimento di fronte, Millico riceve da Tonin e con un destro a giro fulmina Ghidotti per il vantaggio rossonero. La reazione dei lupi è immediata con Sgarbi che innesca De Cristofaro, il centrocampista non indirizza verso lo specchio da buona posizione. All’11’ tiro di Marino dalla distanza dopo un calcio piazzato, Ghidotti deve rifugiarsi in angolo. Passano due minuti e, sugli sviluppi di un corner di Tito, Cionek sale in cielo e infila alle spalle di Perina con un’incornata vincente. Al 17’ l’autore del gol locale ci riprova con una giocata che termina oltre la traversa. Poco prima della mezz’ora l’Avellino ribalta il punteggio con Gori che sfrutta un’iniziativa di De Cristofaro e con il mancino beffa Perina. I biancoverdi, galvanizzati dalla rete della rimonta, ci provano ancora con l’ex Picerno e Gori ma devono reggere alle repliche dell’ex Santaniello, neutralizzate da Ghidotti.
In avvio di secondo tempo, occasione per gli ospiti. Ripartenza dei ragazzi di Pazienza e traversone di Sgarbi per Gori, il centravanti colpisce di testa ma non inquadra la porta. Al 59’ Ricciardi dialoga con Gori, la sfera arriva a Sgarbi che, con il destro, impegna l’estremo difensore di casa. Al 64’ la squadra irpina cala il tris. Contropiede ben gestito da Gori che fa scattare Sgarbi: quest’ultimo pesca Ricciardi che ringrazia e batte Perina. I satanelli cercano di rientrare in partita, ma la retroguardia biancoverde controlla senza troppe difficoltà. Al 79’ manovra corale dei lupi con Palmiero che appoggia per Tito, l’esterno pesca Sgarbi che suggerisce per Gori. Il ventiquattrenne, sbilanciato da un avversario, non riesce a chiudere i conti. Nel finale i padroni di casa resta in dieci per l’espulsione di Embalo. L’Avellino gestisce, sfiora il poker con Cancellotti e al triplice fischio si assicura i tre punti.
Il tabellino
Foggia(4-2-3-1):
Perina; Salines (71’ Vezzoni), Riccardi, Carillo, Rizzo; Tascone (81’ Martini), Marino (71’ Fiorini); Tonin, Schenetti, Millico; Santaniello (55’ Embalo). A disp.:De Simone, Nobile, Vacca, O. Pazienza, Antonacci, Agnelli, Odjer, Papazov, Rossi, Idrissou, Brancato. All.: Coletti
Avellino (3-5-2): Ghidotti; Cancellotti, Rigione, Cionek; Ricciardi, De Cristofaro, Palmiero, Armellino (46’ Lores Varela), Tito; Gori (90’ Marconi), Sgarbi (84’ D’Angelo). A disp.: Pane, Pizzella, Mulè, Liotti, Llano, Dall’Oglio, Casarini, Russo. All.: Pazienza
Arbitro: Emmanuele di Pisa
Marcatori: 4’ Millico (F), 13’ Cionek (A), 28’ Gori (A), 64’ Ricciardi (A)
Ammoniti: De Cristofaro (A), Marino (F), Cionek (A), Tascone (F).
Espulso: all’85’ Embalo (F)