In pochi minuti la notizia ha fatto il giro del mondo e ci ha lasciato senza parole, attoniti. Il numero 10, il più grande di tutti i tempi, Diego Armando Maradona non c’è più.
Di lui abbiamo amato l’immenso talento sul campo e compreso la grande fragilità nella vita. Estro, fantasia, ribellione, “uomo contro”: simbolo della rivalsa dei deboli sui forti, l’emblema del sud del mondo che annaspa, ma non cede. Al sud del mondo che è affannato ma resiste appartiene Napoli, quella Napoli che in Maradona ha riconosciuto un figlio e lo ha amato con un amore puro, fiero e paziente davanti agli eccessi e alle debolezze. E con le sue inarrivabili prodezze Diego è riuscito a ricambiare quell’amore, riscattando un popolo intero, rappresentando chi dal niente e nonostante tutto riesce a farcela.
Un incontro perfetto quello fra Napoli e Maradona, una storia iniziata il 5 luglio 1984 e mai finita. Con lui due scudetti, una Supercoppa Italiana, una Coppa Uefa e una Coppa Italia, ma, soprattutto, l’orgoglio riacceso di una squadra e di una città fino a quel momento ai margini. Mai banale e senza il timore di esporsi, chi ha avuto la fortuna di vivere Maradona ne ricorderà le giocate al limite dell’impossibile, perché per lui l’impossibile diventava possibile.
Grazie Diego!