Una sconfitta indolore per l’Avellino di mister Piero Braglia che affronta nel migliore dei modi l’appuntamento del Druso e conquista il pass per la semifinale del playoff. Un ko maturato soltanto negli ultimi secondi di gioco con il gol di Casiraghi per il Sudtirol direttamente da calcio di rigore. I Lupi, però, si aggiudicano il passaggio del turno e si regalano il doppio incontro con il Padova.
Le pagelle
Forte –
Ha la personalità del veterano, guida magnificamente il reparto arretrato e si contraddistingue per interventi preziosi. Uno su tutti nel finale di primo tempo su Fischnaller, il colpo di testa dell’attaccante è respinto dal portiere che si aiuta anche con i legni. Nessuna colpa sul rigore calciato da Casiraghi. Voto 6.5
Ciancio – Nel ruolo di centrale di destra offre garanzie, un solo errore che viene prontamente riscattato con una prestazione superlativa. Insieme ai colleghi di reparto costruisce una diga insuperabile, un muro difficilmente superabile per il Sudtirol. Voto 6.5
Dossena – È forse la rappresentazione fisica dell’Avellino. Il cuore, la grinta e la volontà di combattere su ogni pallone. In difesa è un colosso malgrado la rapidità e la scaltrezza degli avversari, s’intravede altresì in fase offensiva con un colpo di testa disinnescato da Poluzzi. Nel finale sventa un tentativo di Casiraghi. Voto 7
Illanes – La prova personale è di quelle da lodare e ricordare. Malgrado la giovane età, il difensore dimostra una mentalità importante. La performances viene sporcata dal cartellino giallo rimediato a ripresa inoltrata che gli farà saltare la semifinale d’andata. Voto 6.5
Rizzo – Macina chilometri sulla corsia di competenza, offre un grande aiuto ai compagni nella doppia fase di gioco e si propone con insistenza a cercare i compagni. Sfugge ai marcatori in diverse occasioni, ottima prestazione del laterale di Braglia. Voto 6.5 (86′ Adamo s.v.)
Carriero – Un leader nel cuore della mediana. Combatte, si batte, va a contrasto e non tira mai indietro la gamba. Gli avversari trovano un osso duro sulla strada per la vittoria, il passaggio del turno dell’Avellino trova meriti anche nella doppia partita disputata dal centrocampista. Voto 7 (86′ Miceli s.v.)
Aloi – Tradisce nel momento più importante della stagione. Si fa ammonire poco dopo il quarto d’ora del primo tempo, prosegue nei contatti duri e al 27′ si vede sventolare il cartellino rosso dal direttore di gara. Male, queste ingenuità vanno evitate. Voto 4
D’Angelo – È un collante tra la difesa e l’attacco, i suoi inserimenti provano a creare fastidi al reparto arretrato del Sudtirol. Ad avvio sfida non trova l’impatto con la sfera da posizione invitante, va vicino al gol anche nel secondo tempo. Voto 6.5
Tito – Grandissima prestazione anche sul versante sinistro per i Lupi nella figura del numero tre. L’esperienza è palese, il motorino biancoverde mette in difficoltà la catena difensiva dei padroni di casa. Pennella giocate per i compagni e ci prova altresì con conclusioni insidiose. Voto 6.5
Maniero – Partita di grande sacrificio dopo l’espulsione di Aloi. È costretto a fare reparto da solo con l’uscita anticipata di Santaniello. Cerca di mantenere qualche pallone in avanti e duella con i mastini del Sudtirol. Contribuisce a proteggere il risultato. Voto 6.5 (74′ Bernardotto – Dà freschezza in mezzo al campo e fa rifiatare la squadra come può. Voto 6)
Santaniello – Il gol dell’andata gli fa guadagnare il posto da titolare nello scacchiere di Braglia. Tuttavia, il rosso ad Aloi obbliga lo staff tecnico a valutare una nuova soluzione tattica e la sostituzione anzitempo per l’attaccante. Voto 6 (30′ De Francesco – Rinforza la mediana, costruisce quando gli riesce e aiuta i compagni nel momento di difficoltà. Voto 6.5)
Braglia – Prepara bene il match, non si fa trovare impreparato dall’inferiorità numerica e compatta la squadra sul rettangolo verde del Druso. La qualificazione dell’Avellino porta anche e soprattutto la firma dell’allenatore di Grosseto. Voto 7