Salernitana, l’ex Vannucchi: “Giusto ripartire da Petrachi, Sottil non mi dispiacerebbe. Porterò nel cuore…”

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Ighli Vannucchi

, ex centrocampista della Salernitana, ha recentemente rilasciato un’intervista a SuperNews, in cui ha espresso il suo profondo affetto per i granata e la speranza che possano presto tornare in Serie A: “Mi auguro di cuore che la Salernitana torni al più presto in Serie A, perché una città come Salerno, con la tifoseria di cui tutti conoscono l’incredibile sostegno alla squadra, non merita affatto di restare lontana dai grandi palcoscenici del calcio italiano”.

L’ex Empoli ha elogiato la scelta di affidare la direzione sportiva a Gianluca Petrachi: “Va benissimo ripartire da Petrachi che ha un profilo di una certa notorietà e farà di tutto per portare calciatori all’altezza. Avrà subito avvertito un grande senso di responsabilità, perché la Salernitana non è un club qualunque. I tifosi si aspettano di vedere nomi importanti, anche per riscattare l’ultima stagione davvero sciagurata”. La stessa fiducia viene espressa nei confronti di Andrea Sottil, un allenatore che Vannucchi ritiene possa gestire le pressioni di un ambiente esigente come quello di Salerno: “Sottil non mi dispiacerebbe, perché è un combattente, una persona forte che sa gestire le pressioni di un ambiente esigente come quello di Salerno. L’importante è iniziare dal primo giorno di ritiro con l’intento di portare la squadra il più in alto possibile. In questa società devono esserci soltanto persone carismatiche che vogliono ottenere il meglio”.

Vannucchi ha anche condiviso alcuni dei suoi ricordi più cari del periodo trascorso con la Salernitana, rimarcando l’emozione e l’adrenalina che si respiravano durante le partite all’Arechi: “Mi porterò nel cuore quel campionato, perché era uno spettacolo puro giocare dinanzi a quasi 40 mila persone presenti a ogni gara casalinga. C’era un’adrenalina incredibile che coinvolgeva tutti, era inevitabile giocare all’Arechi con grande entusiasmo. Fu un grandissimo dispiacere per quella squadra, perché era costituita da individui di grande spessore: Di Vaio, Fresi, Gattuso, Di Michele, Marco Rossi, tra tutti. Resterà sempre il rammarico di non essere riusciti a salvarsi, perché c’erano i presupposti per una permanenza duratura in Serie A. Nonostante tutto, resterà un ricordo indelebile per me”.