Paulo Sousa

, allenatore della Salernitana, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro la Lazio: “I concetti e le idee contano più dei numeri. In una sola settimana non puoi cambiare comportamento. Tutte le idee sono vincenti e io ho le mie. Voglio una squadra corta, intensa, forte mentalmente, che recuperi subito il pallone. La Salernitana deve controllare il gioco e so bene che è difficile chiederlo quando parti affrontando la Lazio. Il passato recente va messo alle spalle. Per me il reparto offensivo della Salernitana è tra i migliori del campionato, è obbligatorio alimentari i nostri attaccanti. In settimana ho percepito la voglia di migliorare nella costruzione. Sepe e Ochoa? Ho parlato con entrambi, tutti devono essere disponibili. Hanno caratteristiche diverse, deciderò in base a cosa voglio e i base all’avversario. Ochoa stimola molto i giovani, si è messo a disposizione della squadra, è un esempio. Dopo soli quattro giorni di lavoro so cosa posso chiedere, ho cercato di essere equilibrato. L’obiettivo è quello di raggiungere la salvezza il prima possibile, quindi il noi deve prevalere sull’io.

Abbiamo alcuni infortuni importanti, per questo qualche calciatore dovrà adattarsi a ruoli diversi rispetto alle caratteristiche. Ai ragazzi chiedo cose diverse, nel pieno rispetto degli allenatori italiani dai quali ho imparato molto. In campo voglio vedere corsa aggressività, dobbiamo arrivare alla salvezza attraverso una precisa idea di calcio. Mi ha cercato lo Spezia e club che potrebbero disputare competizioni internazionali, ma ho voluto fortemente la Salernitana. A prescindere dall’obiettivo le idee non cambiano. Senza coraggio retrocedi. Difesa più perforata del campionato? Io non separo linea difensiva da quella offensiva. La squadra dee essere compatta, le distanze tra i reparti devono essere ridotte. Se attacchiamo bene, difenderemo meglio. La Lazio ha i centrocampisti tra i più forti in Italia, pressano alto e in costruzione concederemo qualcosa. Pretendo di vedere l’atteggiamento giusto per tutto l’arco dei novanta minuti.

 

Bohinen? Ho parlato con lui due giorni fa. È un calciatore importante L’infortunio lo ha condizionato mentalmente e fisicamente. Abbiamo bisogno di lui. Il progetto del presidente e del direttore sportivo mi ha convinto. La rosa ha potenzialità. Salerno è una città passionale, che ama la sua squadra. Vogliamo renderli orgogliosi di noi. Che Salernitana ho visto a Verona? Ho visto una squadra che cerca di vincere e spero che le mie idee possano portare ad ottenere risultati migliori. Nicola l’anno scorso ha ottenuto una salvezza storica. L’ho affrontato in passato e so che sa creare difficoltà agli avversari. Il momento è delicato, per questo la società ha optato per una soluzione diversa. La sfida è importante, l’ho accettata perché credo di poter aiutare il club. Dia? È un calciatore fondamentale. Spero di averlo a disposizione il prima possibile e di convincerlo ad accettare un progetto diverso da quello della salvezza. Abbiamo deciso di concedergli qualche giorno in più e di prepararlo bene per il Monza”.