La Salernitana torna a San Siro. Dopo la sconfitta col Milan in trasferta, il gruppo granata fa visita all’Inter di Simone Inzaghi. I ragazzi di Davide Nicola vanno a caccia di un risultato utile nonostante le differenze qualitative sulla carta. Eppure, i nerazzurri non stanno vivendo un momento brillante e, dunque, Djuric e compagni possono approfittarne. Il direttore sportivo Walter Sabatini è intervenuto ai microfoni de La Gazzetta dello Sport. Diversi gli argomenti trattati dal dirigente che si è soffermato sul futuro e sulla mancata operazione relativa Diego Costa:
“Perché possiamo salvarci? Perché parliamo di un gruppo di giocatori che sta diventando squadra. Siamo già stati definiti come retrocessi. Lo siamo al 93%. Il 7% l’ho trattenuto io. Come quando in sala operatoria mi diedero il 20% di possibilità che il tumore fosse benigno e io dissi ai medici: “Tenetevi il vostro 80%, io mi gioco il 20″. Ed ebbi ragione. Il prossimo anno resterò a Salerno. Mi sono impegnato con il club e soprattutto con la città, a cui devo restituire qualcosa. Diego Costa? Ho intuito il suo scarso entusiasmo. E allora ho lasciato stare. Qui servono giocatori che pensano alla Radovanovic, entusiasti. Inter? Un sogno aver accarezzato l’Inter, ma ho sbagliato la porta d’ingresso. Ho accettato una richiesta interna di rimanere fuori dall’organigramma, ma non si va all’Inter da fantasma. Questo è un rammarico”.