Salernitana, Nicola: “Siamo sereni, crediamo in noi stessi. Mercato? Ho fiducia nel direttore sportivo…”

Davide Nicola

, allenatore della Salernitana, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match di Bergamo contro l’Atalanta: “In vista di domani, Bronn non sta bene mentre tutti gli altri sono disponibili. Gyomber? Con il Torino ha dimostrato di avere una discreta forma fisica. Propendo per la prudenza per non ricadere in situazioni spiacevoli. Ci sarà una riunione con lo staff medico, secondo me può essere rischioso schierarlo titolare. Abbiamo Lovato, Fazio, Pirola, Daniliuc e Radovanovic può fare l’uno e l’altro. Gyomber è un’arma, ma con minutaggio limitato. Siamo la quindicesima difesa del campionato, vorrei entrare tra le prime dieci. Parlo di fase difensiva e non di singoli interpreti. Abbiamo segnato gli stessi gol della Roma, ma senza l’equilibrio giusto vanifichi tutto quello che hai fatto. Mercato? Parlo tutti i giorni con De Sanctis. Nicolussi sta dimostrando fame e voglia di misurarsi in questo campionato. Vilhena sta attraversando un ottimo momento di forma, Dia e Bonazzoli stanno bene. Io devo trasmettere idee di gioco e identità, senza perderci in situazioni che ultimamente ci hanno penalizzato. Quando non è possibile uscire col fraseggio non dobbiamo farlo, la lettura delle gare e dei momenti è fondamentale.

Stimo molto Gasperini. L’Atalanta va alla costante ricerca dell’uno contro uno, mostrando attenzione sulle preventive e bravura nell’aggredire gli spazi. Vogliamo proporre il nostro gioco e accettare la capacità di duellare e di essere sempre in movimentoMercato? Ho fiducia nel direttore sportivo, gli ho detto di che caratteristiche abbiamo bisogno. Vorrei fisicità, aggressività, personalità e strafottenza. Cerco gente che possa alzare il tasso di velocità e non solo la qualità. Questa squadra mi piace molto, se c’è da migliorare qualcosa va fatto nei modi e nei tempi giusti. Siamo sereni, abbiamo fiducia in noi stessi. Gli alti e bassi vanno messi in preventivo, ma devi vivere in funzione del percorso che hai in testa. Le partite si possono vincere, perdere e pareggiare, fa parte del calcio ma non può essere un risultato a minare le nostre consapevolezze. Zortea? Io non devo convincere nessuno, mi fido del direttore sportivo. In cosa dobbiamo migliorare? Su tutto, ma vorrei che si sottolineassero anche le tante cose buone che facciamo. Dobbiamo anche prendere in considerazione che siamo in serie A e che ci può stare che un avversario palleggi bene e ti mandi fuori tempo. Poi, ovviamente, dobbiamo migliorare. Dia? Non è vero che non sa legare il gioco. Sa andare in profondità, ma sa anche saltare l’uomo in dribbling. Sa fare diverse cose, compresa l’ala nel tridente offensivo”.