Salernitana, Nicola: “Djuric lo apprezzo. Per Sambia sarà importante il ritiro in Turchia. Sul mio futuro…”
Davide Nicola
, allenatore della Salernitana, durante un’intervista rilasciata a Il Mattino ha parlato di obiettivi, di futuro e di mercato. Di seguito uno stralcio: “Mi aspetto che chi è stato ai Mondiali torni consapevole di avere partecipato alla vetrina più importante per un giocatore e al stesso tempo ci aspettiamo di riprendere quello che ci serve per arrivare all’obiettivo che la Salernitana si è prefissato, la salvezza. Il prima possibile. Senza giri di parole o altro. Poi c’è il resto. Lo scopo è diventare gruppo, offrire un calcio bello. Mantenere la categoria sarebbe un segnale di continuità. In A, la Salernitana non ha una storia consolidata. Con Iervolino invece, è cominciato qualcosa di importante. Se diventassero tre anni – e noi vogliamo fare di tutto per farli diventare tre – credo sia l’inizio di un ciclo. Orgogliosi di essere per il secondo anno, il terzo, il quarto ed il quinto in A”.
Sul futuro: “Nicola è l’allenatore della Salernitana fin quando lo vorrà il club e lo vorrà il sottoscritto. Tutti noi abbiamo ambizioni elevate. Se il prossimo anno sarò di qui è perchè ho raggiunto quello che vogliamo. Ed ne sarei felicissimo. Se ci saranno idee diverse, invece, quello fa parte del futuro ed il futuro non lo controllo mai” .
Sull’assenza di Mazzocchi e Candreva alla ripresa: “Ce ne saranno altri due. Sambia è stato utilizzato poco e sarà l’occasione per testarlo. Mi chiedete di Zortea? Io rispondo che la priorità è prendere un giocatore se serve: ad oggi voglio rendermi conto di quello che può fare Sambia. Per lui come per tanti altri sarà importantissimo il ritiro in Turchia”.
Nicola, inoltre, si è espresso anche sul mercato:
“Djuric lo apprezzo e l’ho apprezzato. Ma abbiamo tanto tempo, il mercato chiude a fine gennaio e fino ad allora ci saranno anche 5 partite. Un difensore? Se avessi tutti giocatori a disposizione non avrei bisogno di nessuno. Non abbiamo ancora iniziato ad affrontare l’argomento. Dopo il ritiro ci vedremo con proprietà e dirigenza per fare il punto della situazione. Se devo fare una valutazione in mediana si potrebbe pensare di prendere, qualora uscisse un giocatore, il classico elemento che possa dare una caratteristica diversa al reparto.
Bohinen ha caratteristiche per giocare li ed è un patrimonio del club: è un giocatore forte che speriamo possa avere una continuità. La programmazione di quest’anno verte sull’individuazione di fasce di giocatori che rispettino alcuni principi tra cui quello di abbassare l’età media. Poi c’è un budget, c’è uno scouting che segue i profili dei giocatori. Per ogni giocatore che ho allenato potrei dire se è funzionale o meno al progetto. Ma se è funzionale metto il punto esclamativo. In base a queste caratteristiche si fa una scelta. Le scelte sono sostanzialmente condivise: per preferenza poi pongo l’accento su chi già conosco”.