Salernitana, Iervolino: “Serie A in tre anni. Prima dell’inizio del campionato mi dimetterò da presidente”. Milan: “Parlare di ridimensionamento è fuori luogo”

Salernitana

Questo pomeriggio la Salernitana ha inaugurato ufficialmente la stagione calcistica 2024/2025 con una conferenza stampa, durante la quale sono stati presentati il nuovo direttore sportivo Gianluca Petrachi e l’allenatore Giovanni Martusciello. Oltre al ds e al tecnico hanno preso la parola anche il presidente Danilo Iervolino e l’amministratore delegato Maurizio Milan.

Maurizio Milan:

“È un pomeriggio importante perché, dopo alcune settimane di lavoro, è venuto il momento di fare un po’ di chiarezza. Molte cose sono state scritte e dette rispetto a ritardi, manchevolezze del club, momenti in cui la parte tecnico-sportiva è venuta meno. Parto con dei fatti: la squadra andrà in ritiro la settimana prossima. Faremo le amichevoli e il trofeo Iervolino come ogni anno. La campagna abbonamenti partirà regolarmente sia a livello di pricing che claim. Ho letto con sorpresa che la squadra non hh uno staff medico. La squadra ha uno staff medico, composto da otto sanitari, ma semplicemente uno dei medici ha deciso di prendere altre strade. Ho letto che non abbiamo un centro diagnostico dove fare le visite, ed è assolutamente falso. 

Ho letto anche che siamo in ritardo con la parte tecnico-sportiva. Con Gianluca Petrachi ci siamo confrontati molto e lo ringrazio anche per la sua capacità di entrare da subito in sintonia con la società. Abbiamo guardato con estrema attenzione l’attuale rosa, abbiamo fatto profonde riflessioni e scelto il tecnico. Avevamo individuato Andrea Sottil che nei giorni scorsi non ha perfezionato un contratto in essere. C’è stata una visione un po’ distonica rispetto a quello che noi avevamo chiesto di mettere in piedi. Oggi avremo un nuovo allenatore: Martusciello, un profilo che avevamo vagliato dall’inizio con altri nomi. Ho letto anche di ridimensionamento del club. Il presidente Iervolino in questi anni ha investito di tasca sua 98 milioni. Un investimento che garantito la Serie A per tre anni e che oggi pone nelle mani di Gianluca Petrachi un parco giocatori importante. Sento e leggo parole forti, noi non abbiamo ridimensionato nulla. Ci dimensioniamo in relazione alla categoria. Poi si parla di rispetto. Iervolino, io e tutti coloro che lavorano per la Salernitana hanno sempre avuto rispetto. Non sono convinto che sia un termine appropriato, valutando il triennio. Possiamo aver commesso degli errori, ne stiamo pagando le conseguenze e ci siamo sempre presentati a voi ammettendo i nostri sbagli. Alle 18:30 incontrerò il Sindaco Napoli e vi assicuro che le istituzioni sono state presenti in questa fase. Da un punto di vista personale, mi ha fatto riflettere sentir parlare di rispetto e ridimensionamento. Sono parole totalmente fuori luogo. Iervolino non è qui fisicamente, abbiamo un impegno a Roma con la rivista Forbes, però gli ho chiesto di essere presente in collegamento.

Non è un segreto, come ha ribadito Iervolino, che abbiamo iniziato subito a dialogare con chi è interessato a entrare in questo settore. Abbiamo avviato un percorso con diversi interlocutori, uno in particolare, che vi ha reso anche giornalisti finanziari. Devo dire che certe trattative richiedono molti mesi per concludersi, non poche settimane. Non c’è stata un’attesa inutile o inconsapevole. Abbiamo interrotto un’operazione specifica perché non c’erano le condizioni necessarie. Anche il direttore sportivo ha avuto una conversazione informale con queste persone, per essere pronti in caso di esito positivo. Qualche giorno fa abbiamo deciso di concentrarci su questa stagione. Non voglio che si diffondano informazioni errate o di parte. Ci sarà modo di approfondire faccia a faccia, senza togliere tempo all’allenatore e al direttore sportivo, che restano al centro della conferenza stampa di oggi. 

Oggi abbiamo presentato la nuova stagione; abbiamo concordato con il presidente di fissare un punto di partenza. Non credo che il dottor Iervolino nutra rancore né risentimento verso i tifosi. Non l’ha mai manifestato, anzi è sempre molto attento a ciò che la piazza richiede e esige. Non è un presidente arrabbiato quello che investe 100 milioni di euro di tasca propria, non provenienti dalle sue aziende. Certamente, nel percorso di un uomo di successo, vi è anche un momento fatto di decisioni. Prima che la sala si riscaldasse, aveva ribadito il suo attaccamento al club pur ammettendo che ha molti impegni e non può dedicarvi tutto il tempo che vorrebbe. Questo è un altro tipo di presidente. Iervolino dà al calcio, non vive col calcio. Se non è sinallagma fare un aumento di capitale da 15 milioni che doveva fare? Nei prossimi tre anni vogliamo ottenere risultati positivi; Petrachi è un esempio tangibile di ciò. Tutto il resto sono solo chiacchiere. La passione è ancora viva; anche il direttore è rimasto colpito dalla determinazione nel voler tornare in carreggiata, con la giusta visione e chiarezza. Un aumento dei bilanci potrebbe portare al fallimento, come è successo aanche a Salerno. Io presidente? No, le comunicazioni saranno fornite dal patron quando lo riterrà opportuno”.

Danilo Iervolino:

“Ci sono delle cose che mi sono a cuore. Sento e leggo da più parti che devo metterci la faccia. Dal 1 gennaio 2024 ad oggi ho fatto circa 10 interviste su giornali, radio e tv nazionali. Quasi nessun presidente di Serie B ha avuto una tale esposizione mediatica. Non mi sottraggo mai a parlare della Salernitana e dei progetti che la riguardano. Dall’altra parte mi sono sottratto e lo farò ancora nelle cose locali perché ritengo che la dietrologia e la strumentalizzazione, finalizzata ad altro e non ad offrire la migliore informazione riguardo la Salernitana, fa sì che la veda faziosa e priva di significato. Non devo per forza vivere sotto i riflettori. Seconda questione: abbiamo ritardato la scelta del ds, dico di no. Volevamo scegliere il migliore. Abbiamo fatto tanti casting, abbiamo puntato su Petrachi, un uomo di calcio e che ha raggiunto risultati importanti. Ha voglia di stare a Salerno, ci tiene e vuole stare con noi. È la persona giusta. C’è stata un’intesa particolare, gli diamo il benvenuto. Riteniamo che sia la migliore possibile scelta. Poi abbiamo individuato mister Martusciello. Come diceva l’ad Milan, la questione con Sottil è derivata da alcune incomprensioni e poiché è un grande professionista e una persona di grande apertura era giusto non partire. Già l’anno scorso eravamo partiti male. Ingresso di un fondo? Per il bene della Salernitana, se troverò un investitore o un soggetto privato che possa dare continuità e possa essere più bravo di me a gestire la società, la prenderò sempre seriamente in considerazione e cercherò di dare continuità a questo progetto, magari pur non essendo più proprietario unico ma riducendo le quote e continuando a tifare quella che sarà per sempre la mia squadra del cuore. Anche sulla mia figura e sul mio impegno sono state dette delle cose. Prima dell’inizio del campionato darò le mie dimissioni da presidente e ne individuerò un altro perché sono convinto di aver dato il massimo, ma c’è bisogno di una presenza più assidua e di avere un livello di concentrazione totalizzante che per una serie di motivi non riuscirò a dare. Incomprensione con i tifosi? Mi dispiace molto. Ce l’ho messa tutta. Ho cercato di dare tutto me stesso, non solo l’impegno economico, ma sentito e di testa. La colpa è sempre del presidente, me ne assumo le responsabilità. Non ho mai detto bugie, non ho mai offeso nessuno. Ho dato sempre il massimo. Sento che domani ci sarà un corteo contro di me e contro la società, non capisco il motivo. Abbiamo fatto e stiamo facendo tutto il possibile, non riesco a capire. Abbiamo scelto ds e allenatore cercando di sedimentare il giudizio e la scelta molto più sentita e non frettolosamente. Non so cosa diranno i tifosi, è lecito contestare, certamente. Però il mio appello è al contrario. Ritroviamo la fiducia e la serenità, stiamo insieme e stringiamoci, corriamo verso la stessa direzione. Ridimensionamento? Penso sia una rimodulazione, ad oggi partiamo con una rosa importante. Qualora dovessero andare via, ne prenderemo altri importanti per questa categoria.

Cosa è cambiato in un anno? Bisogna essere ciechi e senza volontà di leggere quello che è successo, tra offese e minacce ingenerose. Se c’è qualcuno più capace di me che voglia dare continuità e migliorare, sono apertissimo. Non ho preso la Salernitana per fare lo speculatore, ci perderò tantissimo, porterò a casa una sconfitta economica e imprenditoriale importante. Non sento fiducia nei miei confronti. Questo non vuol dire che non attrezzerò una buona squadra e che non onorerò gli impegni. Dico solamente che sono cambiate tante cose, non so come facciano a sfuggire. Sono saldo in sella, prendo gli impegni e continuo. Brera Holdings? Quando ci sono delle trattative aziendali, si firmano dei patti di non divulgazione. Faccio veramente fatica a dire che non posso rispondere, le motivazioni le sappiamo noi del perché non è andata in porto e non sono quelle che circolano. Cosa è cambiato in un anno? Bisogna essere ciechi e senza volontà di leggere quello che è successo, tra offese e minacce. Se c’è qualcuno più capace di me che voglia dare continuità e migliorare, sono apertissimo. Ho preso questa società, ho messo 100 milioni di euro di liquidità e non l’ho fatta fallire. Siamo stati tre anni in Serie A e si parla solo dell’ultima stagione? Sono il presidente che ha vinto di più, che ha tenuto la squadra per tre anni consecutivi in massima serie, che ha fatto più soldi anche nelle attività sociali del territorio e mi vengono dette tutto questo. È cambiato il sentimento nei vostri confronti. Abbiamo una squadra con tanti giocatori, ad oggi nessuna compagine di Serie B ha una rosa come la nostra. Quanto ci metterà a ritrovare la Serie A? Io chiedo quanto ci hanno messo gli altri presidenti in 100 anni di storia. Abbiamo una rosa ultra-competitiva. Questo è un progetto che vedrà la Salernitana competitiva già quest’anno e l’ambizione di risalire entro tre anni”.