Iervolino: “Non c’è clima di smobilitazione. Qualcuno si sente solo di passaggio. Sousa, Nicola e Inzaghi? Ecco cosa penso”

Iervolino: “Non c’è clima di smobilitazione. Qualcuno si sente solo di passaggio. Sousa, Nicola e Inzaghi? Ecco cosa penso”

Lunga intervista del presidente Danilo Iervolino. Il numero uno della Salernitana ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Tuttosport: “Non sono mai stato un lagnoso e non voglio iniziare adesso ma la buona sorte non ci ha aiutato. Abbiamo perso diverse partite per episodi, penso anche all’autogol con il Lecce. Abbiamo perso tante partite all’ultimo, alcuni per rigori. Purtroppo il calcio è così: ora andremo avanti finché la matematica non ci condannerà perché è doveroso combattere. “Rimpiango alcune scelte anche se, rivalutandole, quando sono state prese sembrano le migliori per il club. Non c’è clima di smobilitazione o gettare la spugna: qualsiasi cosa farò la farò nel nome dell’amore che mi lega a questa tifoseria. Il mio grande cruccio è stato non esser stato molto presente”.

Su vari allenatori passati in granata: “Sousa è un grande allenatore: carismatico, con metodologie nuove ma con lui tante cose non sono andate bene. Nicola? È stato un mito, mettiamola così. Poi eravamo noi a pretendere di più e scegliemmo Sousa. Inzaghi? Mi è piaciuto moltissimo ma ha trovato una squadra piena di dubbi, falcidiata dagli infortuni e in piena rivoluzione. Colantuono? Ha portato esperienza e soprattutto il suo grande amore per il club, per la tifoseria, per la città e per la maglia”.

Sulla tifoseria: “Parliamo di una curva tra le migliori di Europa. Alcuni calciatori se ne rendono conto, altri no. Il vero problema è che qualcuno qui si sente solo di passaggio. Amo e proteggo i calciatori se amano la maglia, i tifosi e la città. Con chi non rispetta Salerno sono meno disponibile”.

Sui punti su cui basare la nuova riforma: “Riforma del rapporto contrattuale con i giocatori; la possibilità di inserire una regola che non consenta l’iscrizione ai campionati a chi non può garantire la sostenibilità; una riforma del sistema arbitrale che, non per fare polemica, ma sta scontentando quasi tutti e secondo me dovrebbe rinnovarsi pensando ad esempio di creare un albo professionale ad hoc; il rapporto con gli agenti che deve essere rivisto con interessi allineati; una maggiore convergenza in Lega per riuscire a creare un sistema, pur nella sana concorrenza”.

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