Salernitana, Di Tacchio: “Qui mi sono sentito subito a casa. Obiettivo? Regalare ai tifosi qualcosa di speciale”
Francesco Di Tacchio
, capitano della Salernitana, è intervenuto ai microfoni del club granata: “È il terzo anno che sono a Salerno, mi sono sentito subito a casa. I compagni e la società mi hanno accolto bene e sono felice di essere qui. Arechi? Quando si usciva dal tunnel c’erano i tifosi, ora non più dato il momento particolare che stiamo attraversando. È sempre una bella emozione giocare in questo stadio. È stata dura ambientarsi all’assenza dei tifosi, dovevamo essere bravi a trovare stimoli. L’Arechi dà una spinta in più e quando si tratta di dovere recuperare, i tifosi danno una spinta in più. Partita che ricordo con piacere? Con il Padova, abbiamo vinto 3-0 e ho siglato il primo gol con questa maglia. Rigore decisivo contro il Venezia? È stata una stagione strana. Eravamo partiti bene e poi ci siamo trovati a lottare per la salvezza. Ricordo che ho calciato il quarto rigore, quello decisivo, sono stato bravo e fortunato a fare gol. È stata una bella soddisfazione, la piazza di Salerno non meritava di retrocedere. Ripeto, è stata un’annata difficile e non vedevamo l’ora che finisse. Sono andato via di casa a 15 anni. Era un dispiacere lasciare gli amici di sempre, l’ho fatto per realizzare questo sogno. Posso ritenermi orgoglioso di quello che sto facendo e cercherò di fare meglio. Fiorentina? Sono passato dall’Ascoli alla Fiorentina. Il passaggio è stato importante ed io non ero pronto per quel salto. Mi allenavo con la prima squadra, ma il sabato giocavo con la Primavera. Gattuso? Gli devo tanto. È stato l’allenatore che ha creduto in me, mi ha voluto fortemente, mi ha fatto capire tante cose. Ancora oggi lo sento e sono felicissimo di quello che sta facendo. Essere capitano è una bella responsabilità, è un atto di stima di compagni e società. Sta a me rappresentare la Salernitana nel migliore dei modi. Di Salerno mi piace il calore della gente e dal punto di vista calcistico è una cosa bellissima per un calciatore. Obiettivi? Regalare a questa città qualcosa di speciale. Stiamo lavorando tanto, cercheremo di fare il massimo perché questa gente merita tanto”.