Salernitana, Casasola: “Chiedo ancora scusa alla tifoseria per il gesto post-Cosenza, la Curva Sud come quella del Boca. Su Ventura…”

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È ritornato a Salerno dopo le divergenze dell’estate del 2019 e qualche polemica nel corso del campionato precedente. Tiago Casasola, ai microfoni de Il Mattino, si è raccontato. Dal passato burrascoso con la tifoseria granata al rapporto con Ventura. Di mezzo, l’attuale momento dello spogliatoio granata e il ruolo centrale nella Salernitana di Castori: “È difficile dire no quando ti chiedono di tornare a casa. Con la SPAL si è trattato di un episodio isolato: abbiamo sbagliato approccio alla gara, al di là della forza degli avversari. Il gruppo? Ci alleniamo tutti i giorni per affrontare tutte le gare al massimo e finora abbiamo disputato partite importanti grazie ad un’ottima condizione fisica”.

Sugli obiettivi: Salerno merita giocatori importanti e squadre importanti. Consociamo la piazza da qualche anno e questo ci può aiutare. Il nostro obiettivo è dare una bella soddisfazione alla città e a tutti i tifosi. Non so dove arriverà la Salernitana. La squadra è buona, ci sono giocatori forti ed è guidata da un allenatore di grande esperienza. Ruolo? Mi trovo bene in quella posizione e sono comunque pronto a dare una mano. Con Castori è tutto più facile perché ti fa sentire bene a livello umano. È un allenatore capace di trasmettere voglia di fare e di crescere”.

Sulla rottura tra la proprietà e la tifoseria, Casasola afferma: “Non ci riguarda, noi proviamo ad isolarci. Spero sia una cosa momentanea. Il rapporto tra tifosi e squadra, invece, è sempre stato più che buono. Soprattutto nei momenti difficili. Penso alla gara playout di andata con il Venezia: l’Arechi era pieno. Quello che ci manca è il calore della Curva Sud. A me quella curva ricorda tanto quella del Boca Juniors”.

Sul rapporto con la parte calda del pubblico campano dopo il gesto post-Cosenza di qualche tempo fa: “Sono molto sanguigno. Ho sbagliato ed ho chiesto scusa e chiedo ancora scusa. La mia reazione dopo quella sconfitta non è stata giusta. Mi scuso, mi sono pentito e vergognato del mio gesto. Mi sono molto identificato in questa piazza: 10 giorni dopo l’improvvisa e tragica scomparsa di mio padre ero in campo per mantenere la categoria con la Salernitana. Sarò sempre grato a questi colori perché Salerno mi ha fatto diventare giocatore”.

Su Ventura: “Non c’è stato nessun litigio con Ventura. C’è stato un confronto diretto e abbiamo deciso che la cosa migliore per tutti era il mio ritorno alla Lazio. Poi purtroppo non ho avuto spazio a Roma. Ma è stata una scelta condivisa”.