Roberto Breda, allenatore della Salernitana, ha commentato a Lira Tv il pareggio casalingo contro il Frosinone: “Siamo partiti molto contratti e con la paura di sbagliare. Quando è così, perdi i tempi, l’aggressività e la fiducia. È vero che loro sono partiti meglio e sono andati meritatamente in vantaggio, ma non hanno creato chissà che. Nel secondo tempo abbiamo reagito da squadra vera, cercando soluzioni diverse e, oltre al gol, abbiamo creato 6-7 occasioni da rete. Il loro portiere è stato il migliore in campo. Siamo vivi, il secondo tempo lo dimostra, ma non abbiamo la capacità di essere continui per l’intero arco della partita. Questo a volte costa caro, perché ti costringe a rincorrere.
Primo tempo regalato? Siamo partiti contratti e abbiamo cercato di cambiare qualcosa sia negli interpreti che nel modulo. Forse abbiamo sentito l’importanza della partita e, di fatto, abbiamo regalato un tempo. Giocare con intensità e senza paura di sbagliare ti permette di essere più efficace. Mi è piaciuto l’atteggiamento e la voglia di non mollare. Questo non è il momento di trovare colpevoli, ma di lavorare e migliorare. Reine-Adelaide? È un giocatore forte ed esperto, ma in quel momento era in balia della partita. L’ho visto in difficoltà. Non è mai il massimo cambiare un calciatore al 40′, ma credevo fosse giusto dare un segnale anche alla squadra. Non bisogna dargli nessuna colpa, perché si allena benissimo. Chiarimenti con il giocatore? È normale che quando un calciatore esce al 40′ non sia contento, però è rimasto con la squadra fino alla fine. Nei prossimi giorni sicuramente parleremo.
Come si esce da questa situazione? Prendendo le cose positive: dopo un primo tempo difficile, la squadra è rientrata in campo con l’atteggiamento di chi non voleva accettare l’andamento della partita. Siamo a tre punti dalla salvezza diretta, bisogna lavorare. Come si valuta questo pareggio? Tutti volevamo i tre punti. La vittoria non è arrivata, ma già dalla prossima gara dobbiamo essere bravi a fare passi in avanti e dare ulteriore compattezza al nostro modo di stare in campo. Mancano 11 partite e siamo a tre punti dalla salvezza diretta. Logicamente, dobbiamo fare di più”.