Dimenticare Bari e prendersi il podio. Rigettando critiche pungenti e giudizi leciti. L’Avellino di Piero Braglia accoglie la Vibonese allo stadio Partenio. Un match alla portata, ma non da sottovalutare per gli irpini che devono assolutamente riscattare il passo falso nella trasferta pugliese. A sbarrare la strada c’è la squadra di Angelo Galfano che, a margine della griglia playoff, punta ad insediarsi quasi a sorpresa nella parte alta della classifica.
Il tecnico biancoverde si affida al 4-4-2. Miceli e Rocchi a guidare la retroguardia davanti a Forte. In mediana c’è Bruzzo che sostituisce Aloi, in zona offensiva spicca la coppia Maniero-Bernardotto. Gli ospiti, pressoché a specchio, varano il 3-4-2-1 con Rasi tra le linee a supportare l’azione avanzata di Parigi e Berardi. Dalla panchina Plescia.
Prima frazione bloccata, pochi sussulti in campo
Partenza propositiva per i Lupi guidati dal centravanti in maglia numero 19: l’ex Pescara svetta di testa su cross di Tito ma non riesce ad indirizzare la sfera verso la porta. Il match è bloccato, la squadra di casa cerca di costruire una manovra fluida e volta a sorprendere gli avversari. Il gruppo calabrese si difende in attesa che si aprano spazi importanti per le ripartenze. I Leoni, d’altra parte, non subiscono in maniera passiva e imbastiscono azioni volte a creare difficoltà all’Avellino. Un tentativo di Parigi e un rimpallo favorevole ai rossoblù poco dopo spaventano gli uomini di Braglia, costretti a rispondere con l’estremo difensore. Al 28′ Tumbarello, con una giocata personale dalla lunga distanza, chiama in causa Forte alla parata. Alla mezz’ora Bruzzo, da posizione interessante, scarica un mancino che impegna Marson nella respinta sul palo difeso. Tuttavia, nella fascia conclusiva della sfida non si evidenziano spunti degni di nota: il primo tempo termina in parità.
Un autogol di Vitiello regala il successo ai Lupi
Vibonese che ritorna sul rettangolo verde del Partenio con maggiore convinzione. A una manciata di minuti dall’avvio del secondo tempo, un cross di Berardi mette apprensione al pacchetto arretrato: Forte, con la complicità di Rizzo, salva. Al 53′, nel momento di maggiore difficoltà, l’Avellino passa in vantaggio in maniera anche fortunosa. Rimessa lunga di Rocchi, errore di lettura di Vitiello che con un colpo di testa beffa il compagno Marson e insacca per l’1-0 biancoverde. Nonostante il punteggio, i Lupi continuano a far fatica nella manovra. I calabresi provano a scuotersi con qualche sporadica accelerazione in avanti senza rendersi pericolosi realmente. Gli uomini di Galfano alzano i giri, l’intensità aumenta e anche l’assetto tattico viene cambiato per lo sprint finale: 4-2-4 per gli ospiti, con i campani rintanati nella propria metà campo. All’83’ Adamo sfiora il raddoppio con un tiro che quasi accarezza il palo e termina fuori.
L’Avellino resiste alle offensive della Vibonese e, al triplice fischio, porta a casa tre punti vitali. Una graduatoria che si fa intrigante per gli irpini che agganciano il terzo posto, condiviso con Catania, Catanzaro e Teramo. Sconfitta per la squadra rossoblù dopo la striscia di quattro risultati utili consecutivi.
Tabellino del match
Avellino (3-5-2):
Forte; Rizzo (52′ M. Silvestri), Miceli, Rocchi, L. Silvestri; Adamo, D’Angelo, Bruzzo (52′ Burgio – 90′ Dossena), Tito; Maniero (65′ Santaniello), Bernardotto (65′ Fella). A disp.: Pane, Leoni, Errico, Nikolic. All.: Braglia.
Vibonese (3-4-2-1): Marson; Sciacca, Redolfi, Mahrous (78′ Plescia); Ciotti, Laaribi, Vitiello (78′ Prezzabile), Tumbarello (72′ La Ragione), Rasi; Parigi, Berardi (85′ Spina). A disp.: Mengoni, Falla, Leone, Ambro, Di Santo, Montagno Grillo, Riga. All.: Galfano.
Arbitro: Natilla di Molfetta.
Marcatori: 53′ aut. Vitiello (A)
Ammoniti: Rizzo (A), Vitiello (V), Redolfi (V)