Caso Reggina, udienza terminata: sentenza attesa nella giornata di domani, la Casertana attende
È terminata l’udienza della Reggina davanti al Consiglio di Stato. La seduta si è conclusa alle ore 15.30 e soltanto nella giornata di domani si saprà la decisione a cui saranno giunti i giudici. La Casertana, diretta interessata, attende dunque con trepidazione il verdetto che potrebbe sancire il ritorno tra i professionisti. Durante l’udienza sono intervenuti il legale della Reggina, l’avvocato Fabio Cintioli, e la controparte costituita dall’avvocato Giancarlo Viglione legale della FIGC. Di seguito quanto riportato da Il Giornale di Brescia:
Giancarlo Viglione: “La lettura che ci viene data dell’articolo 169 da parte della Reggina è una violazione degli obblighi degli adempimenti. Tutti dovevano rispettare la scadenza del 20 giugno. Punto. Non è un problema della Federazione se la Reggina si è trovata in questa situazione economica. Il problema della Federazione è se si dovesse trovare a metà campionato una squadra in liquidazione giudiziaria. Qui non si vogliono tenere presenti due dati: la perentorietà del 20 giugno e il fatto che il 25 settembre c’è la discussione dei ricorsi contro la sentenza di omologazione del piano di ristrutturazione del debito approvato dal Tribunale di Reggio Calabria che non è definitivo. C’è il rischio che il campionato venga travolto dalla situazioni. Nessuno in questa aula sa come finirà il 26 settembre”.
Fabio Cintoli: “La Reggina ha ottenuto un piano di ristrutturazione e per l’Erario è meglio prendere il 5 per cento che zero. Siamo davanti ad una discriminazione e ad una vicenda di formalismo. Forse c’è una politica sportiva contro la Reggina. Il club ha pagato nei termini imposti dal tribunale di Reggio Calabria che ha approvato il piano di ristrutturazione. Poteva farlo entro il 12 luglio e lo ha fatto il 5 luglio. La Reggina ha diritto a partecipare al campionato di Serie B”.