Si separano le strade tra l’Oratorio Don Guanella Scampia e il bomber Eduardo Pellecchia. L’attaccante melitese, classe ’86, ha vestito la maglia guanelliana per sei stagioni sportive. Nella stagione 2018/19 si è laureato capocannoniere del Girone B di Promozione mettendo a segno ben 28 reti. Nel 2021/22 ha riscritto la storia del Don Guanella Scampia, insieme ai suoi compagni di squadra e allo staff, conquistando il quarto posto in classifica e uno storico piazzamento playoff. Quasi 250 reti in carriera, di cui 47 messe a segno in maglia guanelliana, oltre a decine di preziosi assist. Leader in campo e nello spogliatoio, un grande atleta, un professionista esemplare con il gol nel sangue. Sempre disponibile con i suoi compagni di squadra, sempre presente agli allenamenti e alle partite anche in caso di squalifiche o infortuni per sostenere e supportare il gruppo. Un Capitano vero, con la C maiuscola.
Le parole del direttore generale Gennaro Granato
“Voglio ringraziare Eduardo Pellecchia, a nome di tutta la dirigenza guanelliana, per l’impegno profuso, per il grande attaccamento alla maglia e per la grande professionalità che ha dimostrato in questi anni. Il suo impegno è stato costante, la sua presenza al campo non è mai mancata nemmeno quando era infortunato. Gli auguriamo un futuro roseo e le migliori fortune professionali, umane e calcistiche. Il Don Guanella Scampia sarà sempre casa sua”.
Il saluto di Eduardo Pellecchia
“Dopo tanti anni per me è difficile trovare le parole giuste per lasciare questo ambiente. Al Don Guanella sono stato accolto come un figlio, sono stato cresciuto meglio di un figlio e trattato sempre con i guanti d’oro. Sono stato “incoronato” con la fascia di capitano e hanno fatto sì che rappresentassi la squadra di un quartiere storico e speciale. È stato molto doloroso per me, ho avuto modo di riflettere tanto su questa scelta, ma ho pensato che tutto sommato fosse la strada giusta per entrambi. Non credo che lascerò il calcio giocato, ho 38 anni e, dopo dei stagioni intense, può darsi sia anche una questione di stimoli. Penso che sia arrivato il momento di trovare nuove motivazioni altrove e di rimettersi in discussione.
Ci tengo particolarmente a ringraziare il Presidente Don Aniello Manganiello: colui che mi ha accolto, mi ha sposato e ha battezzato mio figlio. Quindi lascio “casa”, ma sicuramente la mia famiglia ne farà ancora parte perché porterò mio figlio alla scuola calcio guanelliana già a partire dal mese di settembre. Sarà quella “casa” che ogni volta che avrò voglia di andarci so che le porte saranno sempre aperte. Ringrazio il direttore Gennaro Granato con il quale si è instaurato un rapporto di amicizia, fiducia e stima reciproca. Ringrazio Fabio Esposito, è stato il mio allenatore per due stagioni oltre allo scorcio dell’ultimo campionato. Quando sono arrivato faceva parte dello staff di Massimo Di Sarra. Anche con lui c’è un rapporto di amicizia, lo ringrazio per il continuo confronto e per le opportunità che mi ha concesso.
I miei ringraziamenti vanno a tutta la società e voglio salutare sapendo che questi colori rimarranno sempre con me: ho lasciato al Don Guanella i ricordi più belli della mia carriera calcistica. Nella mia carriera ho vinto qualche campionato, sono stato in qualche gruppo forte anche in categorie superiori, ma quello che ho vissuto al Don Guanella ha un sapore speciale. Un calcio fatto senza scopo di lucro, ambiente fantastico e familiare. Quello che ho passato qui lo auguro a tutti, è stato un qualcosa di unico. Ringrazio il vicepresidente Rosario Ranno, l’addetto stampa Vincenzo Celentano, tutte le persone che hanno collaborato nello staff nel corso degli anni e chi mi ha supportato e in qualche modo mi è stato vicino. Grazie di tutto! Sarò sempre il primo tifoso del Don Guanella e, quando potrò, sarò sempre presente alle partite. Speriamo di non incontrarci sul campo, non vorrei incrociare la mia squadra del cuore”.