Paganese

Nicola Cardillo

, presidente della Paganese, è intervenuto nel corso della trasmissione “Il pallone di tutti” in onda su Radio Bussola 24: “Presidente in pectore della Paganese? Siamo agli sgoccioli. Mi riservavo di diventare ufficialmente presidente, perché prima bisognava gestire l’importante debito che la società ha. Quindi abbiamo deciso di iniziare la stagione e parallelamente gestire il debito nei confronti dell’erario. Abbiamo preparato una richiesta di saldo e stralcio, siamo fiduciosi. Abbiamo offerto una cifra a copertura del debito ereditato.

Il tifo di Pagani? È tra i più belli. È stato fondamentale andare a Pagani, mi hanno convinto con il grande affetto che questa gente sa trasmettere. Il vero paganese ha resistito nei momenti difficili e oggi vede in questa nuova compagine societaria una rinascita che noi speriamo di dare. Come è nato l’interesse per la Paganese? A inizio stagione scorsa abbiamo fatto un’amichevole con il Giffoni Sei Casali. In passato, Cosimo D’Eboli aveva detto al sindaco che sono di origini paganesi e in quell’occasione c’è stato un primo incontro. Impegno che ho respinto, era troppo grande per me. Poi, nel corso del tempo, le persone mi hanno fatto sentire a casa, mi vedevano come un’ancora di salvezza e ho detto ‘ci devo andare e basta’.

Accardi confermato? Sì, confermo. La maggior parte delle persone che si sono distinte in maniera egregia nella scorsa stagione vanno riconfermate. Cosa devono aspettarsi i tifosi? Devono aspettarsi una squadra che vorrà migliorare ciò che ha ottenuto l’anno scorso. Ora dobbiamo occuparci della solidità del club e di superare lo scoglio del saldo e stralcio. Quando saremo sufficientemente solidi, nell’anno del centenario potremo fare all-in e capire se fare il salto di categoria”.