nocerina nappi

Marco Nappi

, allenatore della Nocerina, ha rilasciato un’intervista ai colleghi di centotrentuno.com. Di seguito un estratto: “Quella di Nocera Inferiore è una piazza stupenda, bellissima ma molto esigente. La Nocerina veniva da un inizio di campionato che poi non era così disastroso. Sin da quando sono arrivato mi è stato chiesto di vincere. Io ho risposto che si doveva vincere ma che ci voleva comunque del tempo per lavorare, ma alla fine hanno capito e sono contento. Abbiamo fatto un cammino importante e ci siamo portati in seconda posizione. Peccato per qualche nostro risultato che ha consentito alla Cavese di allontanarsi però, fino a quando la matematica non ci dà per sconfitti, cercheremo in tutti i modi di fare più punti possibili e di arrivare il più in alto possibile. Io sapevo che la piazza di Nocera era importante ma non pensavo così tanto. Qui si vive per il lavoro e per la Nocerina. Qui c’è solo la Nocerina, non ci sono Juventus, Inter o Milan. È un’ossessione. Dopo la retrocessione, la radiazione, i fatti di Salerno del 2013, loro hanno vissuto dei momenti bruttissimi. Questa situazione loro non la sopportano più. Quando dicono ‘vogliamo vincere, vogliamo vincere’ lo fanno perché sono esasperati e perché vogliono vedere la Nocerina in Serie C o in Serie B. I sostenitori della Nocerina hanno questo amore viscerale nei confronti della squadra, nemmeno a Genova mi succedeva una cosa del genere. Io a Genova ho giocato sei anni e lì sono ancora l’idolo ma qui ti fermano migliaia di persone ed è una cosa impressionante. Il pubblico che poi viene a vederci la domenica è una cosa meravigliosa e a me dà una carica incredibile. Io da calciatore ho sempre vissuto il coro “Nappi-gol Nappi-gol” ma sentire cantare i tifosi della Nocerina stando in panchina mi dà davvero una carica immensa. Quella della Nocerina è una tifoseria da Serie A”.