Napoli, tourbillion centrocampo – Fra conferme e la necessità di un nuovo “polmone”

Napoli, tourbillion centrocampo – Fra conferme e la necessità di un nuovo “polmone”

Il Napoli di Gattuso prosegue nella preparazione pre-campionato. Numerose le questioni da sbrogliare soprattutto nella zona nevralgica del campo, uno dei tasti più controversi dell’ultimo biennio azzurro.

Ufficializzata la cessione di Allan all’Everton, il Napoli ha da poco annunciato l’atteso rinnovo di Piotr Zielinski, punto di forza dell’organico azzurro con il contratto pericolosamente in bilico ed in scadenza nel giugno 2021. La compagine partenopea sta dunque continuando a pieno ritmo l’opera di rinnovamento della rosa: dopo aver rinforzato l’attacco con la conferma di Mertens e gli arrivi di Petagna ed Osimhen, la società guidata da Aurelio De Laurentiis ha deciso di puntellare anche il centrocampo, porzione di campo che dal dopo Sarri ha causato più di un cruccio ad ambiente e proprietà.

Come detto, Allan ha ormai salutato, ceduto per 30 milioni all’Everton di Ancelotti. Zielinski invece ha deciso di proseguire il sodalizio col Napoli, legando al club la fase cruciale della sua carriera. Dando per scontata le conferme di Elmas, elemento dai grandi margini di miglioramento e pronto a guadagnarsi minuti, spazio e considerazione, e Lobotka, restano da districare i nodi Fabian e soprattutto Diego Demme, negli ultimi giorni finito al centro di numerosi voci di mercato. Per quanto concerne l’interno spagnolo, almeno per quest’anno non ci dovrebbero essere ribaltoni inaspettati: seppur ad intermittenza, Fabian ha dimostrato un buon potenziale ed il Napoli ha tutta la volontà di credere nell’investimento fatto e di aspettarne la definitiva consacrazione. Per Demme discorso leggermente diverso: dopo l’inizio da trascinatore, il tedesco ha via via calato le sue prestazioni in campo, terminando col fiato corto la lunga ed anomala stagione appena conclusa. Sul suo futuro si sono addensate delle nuvole fosche, fra ipotetici mal di pancia ed un’insoddisfazione di fondo della proprietà per il suo rendimento; al momento parliamo di voci, illazioni non confermate, e la sensazione generale è totalmente un’altra: Demme è un punto fermo del nuovo corso azzurro, gode della stima del tecnico e non lascerà Napoli prima di giugno. Probabilmente c’è qualche dettagli da limare fra calciatore e progetto tecnico, ma la cessione dell’ex Lipsia, in questo frangente, appare pressoché improbabile.

Dunque, alle porte del nuovo campionato, il Napoli dovrebbe blindare tutte le pedine del reparto di centrocampo. A queste andrà aggiunto almeno un uomo di rottura, un dinamico incontrista che faccia da filtro, un “portatore d’acqua” che sappia sostituire degnamente Allan, il vero polmone del Napoli di questo ultimo lustro. Nonostante il netto calo e l’ormai insanabile frattura, l’addio del brasiliano non deve passare sottogamba: al centrocampo del Napoli occorrono muscoli, energia e potenza per sostenere un impianto di gioco che si preannuncia marcatamente votato alla fase offensiva. Difatti, sia nel 433 che nel 4231, l’attuale composizione del reparto lascia fin troppi dubbi: Demme e Lobotka, che all’occorrenza possono disimpegnarsi in fase difensiva, non sono propriamente degli incontristi puri, carenza che in un eventuale schema a due sbilancerebbe non poco le prestazioni della squadra; anche nel 433 potrebbero sorgere difficoltà: la cerniera mediana, con uno dei due play a dare ordine, e ben due incursori offensivi ai suoi lati, non è sostenibile senza un uomo di resistenza, centimetri e forza fisica. I numerosi scompensi di questo tipo di impostazione priva di elementi di rottura ha mostrato i suoi limiti con Ancelotti ed in parte anche con Gattuso; i generosi Demme e Lobotka sono soluzioni da integrare con uno specialista, non considerando il jolly Elmas, bravo in copertura e decisamente ricolmo di dinamite, ma anche lui più votato all’offesa ed alla proiezione in avanti.

Chiudiamo con una valutazione dei nomi fatti finora. Il più gettonato è Kessie, pupillo di Gattuso, possente profilo di strappi e dinamicità, ma non propriamente la figura che ad oggi occorre al centrocampo napoletano; discorso similare per Castrovilli, fulgido talento della Fiorentina accostato al Napoli per i rumors che volevano i viola interessati a Demme, giocatore che fa della fase offensiva il suo punto forte seppur disposto al sacrificio ed al ripiegamento. Già più indicato il nome di Veretout, a patto che non venga schierato come play, o quello di Bakayoko, diga ex Milan che ha un bagaglio tecnico-tattico molto vasto e compiuto; purtroppo entrambe le piste sono di difficile percorrenza: il francese della Roma è considerato intoccabile dalla dirigenza giallorossa, mentre l’ex Milan ha un ingaggio pesante che grava sulla possibile operazione. Parlando invece di profili meno rinomati, Nandez del Cagliari, al di là di qualche pecca di temperamento e della statura non eccelsa, ha le peculiarità ideali per blindare in via definitiva un reparto che troppo spesso si è rivelato fin troppo leggero.

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