Il toto-nomi per la panchina del Napoli è iniziato da quasi due mesi. Da Benitez ad Italiano, passando per Juric, Spalletti e De Zerbi, sono molteplici i nomi accostati al club partenopeo. Nelle ultime settimane, però, si fa insistente la voce di un ritorno all’ombra del Vesuvio di Maurizio Sarri. Il tecnico di Figline ha indubbiamente lasciato in azzurro bei ricordi legati al suo calcio offensivo, veloce e bello da vedere. Allo stesso tempo le scelte fatte dopo l’esperienza napoletana hanno contribuito a far nascere un certo astio nei tifosi. In questo articolo andremo ad analizzare i pro e contro di un possibile ritorno in Campania di Maurizio Sarri.
Pro – Conosce il modo di lavorare della società
Sarri, avendo lavorato alle dipendenze di Aurelio De Laurentiis per tre anni, conosce pregi e difetti della società partenopea. È a conoscenza della disponibilità economica in sede di mercato e, di conseguenza, dell’indisponibilità di acquistare calciatori con ingaggi troppo elevati. Inoltre, ha avuto già a che fare con le improvvise sfuriate del patron che, ad esempio, ebbe da ridire nel post Real Madrid-Napoli sulle scelte del tecnico toscano e sul poco impiego delle seconde linee. Sarri si limitò a rispondere: “A Castel Volturno ci sono io e decido solo io: ho sperimentato tutto quello che c’era da sperimentare. Il presidente ha la sua idea, avrei preferito la dicesse a me”.
Pro – Conosce alcuni calciatori presenti in rosa
Koulibaly, Mario Rui, Ghoulam, Zielinski, Insigne, Mertens,Hysaj
e Maksimovic, questi sono i calciatori che hanno contribuito a costruire il Napoli sarriano e che il tecnico ex Empoli potrebbe ritrovare alle sue dipendenze. Tuttavia se Insigne, Mertens e Zielinski sono sicuri della permanenza, gli altri restano in dubbio. Koulibaly è ricercato dal Manchester United e il Napoli, in caso di offerta vantaggiosa, potrebbe decidere anche di cedere il senegalese. Mario Rui e Ghoulam, con nuovi innesti sulla corsia sinistra, potrebbero decidere di lasciare la compagine partenopea. Hysaj e Maksimovic, invece, in scadenza di contratto, sono ormai prossimi a terminare l’esperienza napoletana. Tuttavia, il Napoli possiede comunque calciatori che si sposerebbero perfettamente con il gioco di Sarri, come Lozano, Demme e Fabian Ruiz.
Pro – Ha avuto esperienze formative con Chelsea e Juventus
Dopo Napoli, Sarri ha avuto la possibilità di allenare due club come Chelsea e Juventus. A Londra, oltre ad aver conquistato l’Europa League, ha avuto a che fare con una rosa molto ampia e con calciatori come Hazard, Kanté, Willian, Fabregas. Calciatori che sicuramente hanno permesso al tecnico di migliorare anche sotto il profilo della gestione della squadra. Miglioramento visibile a Torino, dove ha avuto la personalità di sostituire Cristiano Ronaldo in match dove l’apporto del portoghese è risultato nullo. Le esperienze con blues e bianconeri potrebbero permettere a Sarri di aprire un ciclo napoletano diverso da quello precedente.
Contro – Rapporto con la piazza
I tifosi del Napoli, dopo i primi mesi di titubanza, hanno amato incondizionatamente Sarri. L’ex Empoli è stato il capopopolo di una tifoseria, il comandante. Appellativo acquisito non solo per i risultati ottenuti sul campo ma anche per le parole di sfida verso la Juventus e il Palazzo. Il passaggio alla Vecchia Signora, la dichiarazione “Quando vedi l’odio esterno ti attacchi all’interno e ti innamori della realtà. Se diventi gobbo lo diventi anche perché sei sempre attaccato dall’esterno”, hanno trasformato l’amore incondizionato in avversione. Aspetto da non sottovalutare in caso di ritorno all’ombra del Vesuvio.
Contro – Difficile ripetere il rendimento del ‘primo’ Napoli sarriano
Un Napoli sarriano 2.0 non è detto che potrebbe ripetere lo stesso gioco e gli stessi risultati ottenuti nel corso della prima esperienza. Nonostante la presenza di calciatori adatti al 4-3-3, la mancanza di calciatori come Reina, Albiol, Hamsik, il vero Ghoulam, Jorginho, Callejon, potrebbe avere ripercussioni in tal senso. Nel caso in cui i risultati, poi, dovessero scarseggiare il malumore per l’esperienza juventina potrebbe prevalere e sgretolare sul nascere il nuovo progetto.