L’eliminazione dall’Europa League, due settimane dopo l’uscita dalla Coppa Italia, pesa sul bilancio stagionale del Napoli di Gennaro Gattuso. Nel complesso, il Granada ha meritato il passaggio del turno. Gli spagnoli, infatti, hanno messo in campo maggiore grinta e organizzazione per sopperire all’evidente dislivello tecnico. Gli azzurri, dal canto loro, hanno deciso di giocare solo gli ultimi quarantacinque minuti dei centottanta complessivi. Troppo poco per compiere un vero e proprio miracolo sportivo. È evidente come il club partenopeo non sia riuscito a dare seguito al ciclo iniziato con Rafael Benitez e concluso da Maurizio Sarri. Oggi, il Napoli, paga proprio tale incapacità. La scelta di affidare un nuovo ciclo a Carlo Ancelotti sarebbe potuta essere la scelta vincente per permettere al club di effettuare un ulteriore salto di qualità. Il tecnico di Reggiolo ha sicuramente commesso errori, ma ha pagato soprattutto la disorganizzazione societaria. Disorganizzazione che tutt’oggi regna incontrastata.
Gattuso, che sarebbe dovuto rimanere solo sei mesi in caso di mancata qualificazione alla Champions League, è una carta che ha pagato solo per la Coppa Italia vinta. Il tecnico calabrese non è riuscito a dare un volto ben preciso alla squadra che, a parte qualche match, è sembrata sempre distratta e poco cattiva. L’attenuante delle assenze e del giocare ogni tre giorni è caduta ieri contro un Granada falcidiato dagli infortuni e che, nel 2021, ha giocato una sola partita in meno del Napoli.
Le colpe di tale rendimento, oltre all’allenatore, vanno suddivise tra calciatori e società. I giocatori, protagonisti la scorsa annata dell’ammutinamento post Salisburgo, non hanno il carattere per uscire fuori da questo tunnel. La società, pubblicamente assente da diverso tempo, ha deciso di far cadere tutte le responsabilità sull’allenatore mai realmente protetto dalle critiche esterne. L’obiettivo, in questo caos, è agguantare il quarto posto. Traguardo ancora alla portata di mano e fondamentale per poter ripartire con volti nuovi sia in campo che fuori.