Dall’incertezza alla conferma: Di Lorenzo resta a Napoli e Giuffredi spiega i motivi

Dall’incertezza alla conferma: Di Lorenzo resta a Napoli e Giuffredi spiega i motivi

Mario Giuffredi, agente di noti calciatori come Giovanni Di Lorenzo, Mario Rui e Matteo Politano, nel pomeriggio ha tenuto una conferenza stampa presso il Gold Tower Lifestyle Hotel di Napoli per fare chiarezza sulla situazione dei suoi assistiti, in particolare su Giovanni Di Lorenzo, e sulle difficoltà affrontate durante l’ultima stagione calcistica. Giuffredi ha esordito confermando che il capitano partenopeo, d’accordo con il Napoli, ha comunicato tramite una lettera la sua volontà di rimanere nel club. Questa decisione, ha sottolineato l’agente, non è stata presa alla leggera, ma è frutto di un percorso personale e professionale legato profondamente alla città e alla squadra.

L’agente ha poi spiegato quanto sia stato difficile l’ultimo campionato per Di Lorenzo e i suoi compagni. Dopo la vittoria dello scudetto, il Napoli ha attraversato cambiamenti significativi: un nuovo allenatore, un nuovo dirigente con Meluso al posto di Giuntoli e un presidente, De Laurentiis, sempre più presente nella vita del club. Questi cambiamenti hanno portato il club a vivere una stagione da dimenticare, culminata con un deludente decimo posto in campionato. Giuffredi ha evidenziato come i giocatori abbiano vissuto momenti di grande frustrazione e difficoltà, sentendosi impotenti di fronte ai problemi della squadra. Di Lorenzo, in particolare, si è trovato a dover affrontare non solo questioni tecniche, ma anche problemi gestionali, assumendo un ruolo quasi dirigenziale in momenti di crisi.

Giuffredi ha ricordato episodi specifici che hanno segnato negativamente Di Lorenzo. Uno di questi è avvenuto durante Fiorentina-Napoli, quando il numero 22, a causa di uno stato di malessere, non ha potuto giocare ed è stato successivamente trovato collassato nella sua stanza d’albergo. Questo episodio, dovuto allo stress, è stato ingiustamente interpretato dai media come una scusa per nascondere un presunto accordo con la Juventus, lasciando il giocatore profondamente amareggiato. Un altro momento difficile è stato durante Napoli-Lecce, quando Di Lorenzo è stato sostituito a tre minuti dalla fine, subendo i fischi di 50mila tifosi. Questo episodio, definito “angosciante” da Giuffredi, è stato attribuito a una scelta dell’allenatore Calzona e non del presidente De Laurentiis. Giuffredi ha poi spiegato il suo ruolo come agente, sottolineando l’importanza di tutelare gli interessi dei suoi giocatori, anche a costo di sembrare ostile ai tifosi o ai giornalisti. Ha condotto una strategia mediatica decisa per spingere il club a prendere una posizione chiara sul terzino: o lasciarlo andare o confermare con convinzione la sua permanenza.

L’arrivo di Antonio Conte come allenatore ha giocato un ruolo fondamentale. Conte ha mostrato comprensione e supporto, ascoltando le preoccupazioni di Giuffredi e di Di Lorenzo e dimostrando con i fatti la sua volontà di tenere il giocatore nel Napoli. Questo ha contribuito a rasserenare l’agente campano e a convincere il calciatore della sincerità delle intenzioni del club. Il culmine della vicenda è stato l’incontro tra Giuffredi e il presidente De Laurentiis alla Filmauro. In un lungo confronto, il patron azzurro ha ammesso alcune mancanze del club nei confronti di Di Lorenzo, mostrando frustrazione per i risultati della stagione. Dopo ulteriori discussioni, De Laurentiis ha convocato nuovamente Giuffredi a Napoli, dimostrando la sua ferma volontà di tenere l’ex Empoli.  Alla fine di questa complessa trattativa, Di Lorenzo ha deciso di rimanere al Napoli, desideroso di riscattarsi e di non lasciare un brutto ricordo della sua annata. L’agente ha comunicato al club questa decisione, confermando che la questione economica non è mai stata un problema. Quanto agli altri assistiti, Mario Rui potrebbe lasciare il club per avvicinarsi alla sua famiglia, mentre Politano e Folorunsho rimarranno. Gaetano, invece, sarà valutato da Conte per decidere il suo futuro.

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