Napoli, Gattuso: “Non mi dimetto, poi se i risultati non vanno bene…”
Gennaro Gattuso
, allenatore del Napoli, è intervenuto in conferenza stampa al termine del match contro lo Spezia:
“Mi tengo i primi quarantacinque minuti. Dobbiamo ritrovare la condizione di Mertens e Osimhen. Sono due giocatori che stanno giocando al 30-40%, li ho messi dentro sul 4-0 e ho il dovere di ritrovarli. Abbiamo espresso un buon calcio e fatto cose meravigliose nel primo tempo, poi è chiaro che cerchi di dare minutaggio a quei calciatori che possono farti fare il salto di qualità. Sia oggi che col Verona ci hanno dato poco, ma è normale che sia così. Sono un professionista, a me non va data nessuna fiducia. Mi dispiace perché sistematicamente mi viene chiesto di dimettermi e non capisco perché agli altri no. Io e il mio staff stiamo buttando il sangue dalla mattina alla sera, poi se i risultati non vanno bene alla proprietà io sono dipendente e vengo giudicato. Di Padre Pio ce n’era uno. Mi sembra tutto esagerato. Perché non dite che questa è la quarta semifinale che faccio? Non lo dite? Dite solo cose negative, ma va bene. Da calciatore ho vinto tutto, l’ho vissuto. Da allenatore farò la stesa cosa, vedremo. Gli obiettivi sono quelli di entrare tra le prime quattro. Vorrei vedere se all’Inter manca Lukaku o ad altre squadre. Nessuno dice che mi mancano giocatori importanti. In fase di possesso era 4-3-3, in fase di non possesso la mezzala andava su Ricci per oscurarlo. Lo Spezia sembra che palleggi, ma quando ha spazio va subito in verticale. De Laurentiis? Ha parlato alla squadra, ha detto quello che doveva dire e mi ha tranquillizzato. Abbiamo superato il turno in Europa League e sembra che non abbiamo fatto niente, siamo in semifinale di Coppa Italia e non abbiamo fatto niente. In campionato se vinciamo con la Juve siamo al terzo posto. Io so che qui è difficile vincere, lo sapevo fin dall’inizio. Se andiamo a vedere ciò che succede in giro per l’Europa non si capisce nulla, gli alti e bassi ce li hanno tutti. Poi se qualcuno non è contento pazienza, io lavorerò fin quando mi faranno lavorare”.