Napoli, festa scudetto solo rinviata per una squadra destinata all’immortalità
Napoli
ieri ha vissuto una giornata indimenticabile. Nonostante l’esito della partita contro la Salernitana, i tifosi azzurri hanno potuto riassaporare per qualche ora una di quelle gioie difficili da spiegare. Sentirsi matematicamente campioni d’Italia, dopo 33 anni, spazza via tutte le umiliazioni che i supporters napoletani hanno dovuto subire in particolar modo tra la fine degli anni ‘90 e inizi 2000. Probabilmente proprio le aspettative hanno inciso sulla testa dei calciatori azzurri, i quali dopo la rete di Olivera sono apparsi troppo frettolosi nel gestire il ritmo della gara. A ciò va aggiunto, dopo una stagione meravigliosamente condotta, anche il fisiologico calo di brillantezza ammesso da Luciano Spalletti al fischio finale: “Ora non si ha quella lucidità avuta in altre partite – ha dichiarato il mister – perché questo chilometro qui diventa il più faticoso”.
Al Napoli, dopo i risultati di Lazio e Juventus, manca un solo punto per liberare definitivamente tutta la felicità. Il giorno segnato sul calendario è il 4 maggio, il luogo la ‘Dacia Arena’ di Udine. Sicuramente portare a compimento tale percorso lontano dalle mura amiche non è il finale che Di Lorenzo e compagni meritano, ma tutto ciò sarà poi ripagato con l’immortalità. Perché, si sa, questa squadra, oltre che nel cuore dei napoletani, entrerà nella leggenda.