La vittoria in extremis di Udine e la qualificazione, seppur ottenuta con sofferenza contro un ottimo Empoli, ai quarti di finale di Coppa Italia, possono rappresentare la svolta per il Napoli di Gennaro Gattuso. Gli azzurri, sicuramente, non sono apparsi irresistibili. Nonostante l’esito positivo dei due match poc’anzi menzionati, i problemi palesati contro Torino e Spezia si sono nuovamente manifestati.
Fiorentina e Juventus, prossime avversarie degli azzurri, costituiscono la prova del 9. Con due vittorie il Napoli potrebbe affrontare la seconda parte di stagione con maggiore serenità e consapevolezza dei propri mezzi. Di contro, due passi falsi renderebbero ancora più difficile il compito di Gattuso. L’ex tecnico del Milan, che è stato messo in discussione da parte della tifoseria, ha sicuramente le sue colpe: poco equilibrio con il centrocampo a due, problemi di mentalità, scarsa concretezza e difficoltà anche dal punto di vista atletico. Problemi a cui Gattuso dovrebbe trovare una soluzione immediata. Questi, però, sono solo una parte dei grattacapi del Napoli.
È chiaro, ormai, che il ciclo iniziato da Benitez e portato avanti magnificamente da Maurizio Sarri è terminato quel 20 maggio 2018, al fischio finale di Napoli-Crotone. Calciatori come Reina, Albiol, Hamsik, Jorginho erano fondamentali in questa squadra sia dal punto di vista tecnico-tattico che di leadership. A queste cessioni, poi, si sono aggiunti altri problemi. Ghoulam, perno del Napoli sarriano, dopo gli infortuni, non è più tornato allo splendore di quegli anni. Koulibaly, con l’addio di Albiol, ha accusato un leggero calo di rendimento. Maksimovic e Hysaj hanno il contratto in scadenza nel prossimo giugno e, da un giorno all’altro, potrebbero accordarsi con qualsiasi club per la prossima annata. Arkadiusz Milik è fuori rosa, mentre nuovi innesti come Elmas, Lobotka o Malcuit non hanno rispettato le aspettative della vigilia. Il macedone, però, ha l’attenuante dell’età e dello scarso minutaggio.
Da menzionare anche la situazione riguardante Fabian Ruiz, considerato in Spagna il più grande talento della ‘Roja’. L’ex Betis è in evidente difficolta nell’attuale sistema di gioco perché non ha le caratteristiche per agire in una mediana a due. Senza contare Osimhen, l’acquisto più oneroso della storia del Napoli. Il nigeriano è fuori da novembre e dovrebbe rientrare alle dipendenze di Gattuso a inizio febbraio.
L’obiettivo dei partenopei, ovviamente, è quello di chiudere la stagione centrando tutti gli obiettivi prefissati. A fine stagione, però, bisognerà prendere decisioni drastiche e chiudere un ciclo che sarebbe dovuto finire con l’avvento di Carlo Ancelotti. Il Napoli ha bisogno di aria nuova, di partire dalle certezze come Lozano, di salutare elementi della vecchia gestione e costruire una squadra affamata e adatta alle esigenze di Gennaro Gattuso. Si, il tecnico calabrese, che fino ad ora ha convinto a metà, dovrà essere confermato. In caso contrario, significherebbe che il Napoli ha fallito per il secondo anno di fila e non può permetterselo.