Napoli, contro l’AZ serve chiudere il discorso qualificazione. E il bilancio in Olanda…
Archiviare il discorso qualificazione nel Girone F di Europa League e proiettarsi esclusivamente al campionato. Con questi presupposti il Napoli di Gennaro Gattuso affronterà la prossima sfida in programma sul campo dell’AZ Alkmaar. A nove punti gli azzurri, a sette gli olandesi in coabitazione con la Real Sociedad. Con una vittoria, i partenopei staccherebbero proprio i prossimi avversari e metterebbero in tasca il biglietto sedicesimi di finale. Dunque, servirà un approccio gagliardo e di carattere: Insigne e compagni, però, possono sfruttare anche il momento di fiducia dopo il poker rifilato alla Roma in Serie A.
Eppure, c’è un ostacolo da superare. Non insormontabile. Ma pur sempre un dato statistico che condanno la squadra campana in Europa. E, in particolar modo, il trend in Olanda. Territorio da sempre avverso e ostico per la compagine italiana chiamata a sovvertire un curioso quanto insidioso tabù. Il Napoli non ha mai affrontato i biancorossi sul suolo ostile. L’unico precedente è riferito alla sconfitta patita al San Paolo qualche settimana fa. Sono quattro le squadre che gli azzurri hanno incontrato nella storia nei Paesi Bassi. E i verdetti del campo sono sempre stati sfavorevoli.
Il primo confronto si è giocato ad Amsterdam contro l’Ajax nella sfida di ritorno degli ottavi nella Coppa delle Fiere. Campani, forti del vantaggio di Manservisi, furono sconfitti nel gennaio del ’70 dallo schiacciante poker nei tempi supplementari da parte degli olandesi. Swart pareggiò il risultato dell’andata, nel secondo tempo dell’extra-time lo scatenato Suurendonk siglò una tripletta in sei minuti. Si arriva, poi, alla recente decade. Spicca il 3-3 con l’Utrecht, unico punteggio confortante, del dicembre 2010 valido per il turno del Girone K di Europa League. Tre gol del Matador Cavani che sbloccò la partita e recuperò lo svantaggio successivo.
Ancora nella seconda competizione continentale un ko. Questa volta, per mano del Psv Eindhoven: Lens, Mertens e Marcelo calarono il tris a un Napoli di Mazzarri in completa difficoltà di interpreti. Nel dicembre 2017, in Champions League, i partenopei trovarono la strada sbarrata. Con il Feyenoord, Zielinski aprì le marcature dopo appena due minuti dal fischio d’inizio. Jorgensen, passata la mezz’ora di gioco, e St. Juste nel finale rimontarono e vinsero la gara.