Antonio Conte, allenatore del Napoli, ha presentato in conferenza stampa la partita contro la Juventus: “Cosa manca per dare più di fastidio? Serve continuare il percorso, non possiamo pensare di essere alla fine dopo 6 mesi, significa non dare il reale valore al tempo e al lavoro. Bisogna aspettare e proseguire questo percorso, sperando che sia più lungo possibile. Cosa manca? Mancano delle cose che non sto qui a sottolineare, siamo all’inizio. Anche se finora siamo andati spediti, non ti puoi alzare dall’oggi al domani e dire che sei pronto a vincere. Sarà per l’esperienza che ho accumulato, ma preferisco essere cauto perché so che abbiamo bisogno di altri step. +13 sulla Juventus, demeriti loro o meriti del Napoli? Loro sono imbattuti da 21 partite, nessuna squadra è riuscita a batterli, quindi tutti questi demeriti non li vedo. Molti pareggi potevano essere delle vittorie e si è creato questo distacco, ma non dimentichiamo che l’anno scorso siamo arrivati a 18-20 punti dalla Juventus. Ogni tanto ricordiamolo, è importante.
Megafono a Capodichino? Ci tengo a precisare che il megafono mi è stato dato per dire due parole. Al giorno d’oggi è difficile ringraziare, ma è il minimo che potessi fare verso i tifosi che prima e dopo il viaggio a Bergamo si sono riversati in questa maniera incredibile. Sono situazioni che ti fanno percepire dove sei, che passione c’è, come viene vissuto il calcio e sono sicuramente delle cose che ti porterai sempre nella tua vita. Esistono squadre imbattibili? Non esistono, la sconfitta fa parte della vita. La Juve è una squadra quadrata e con giocatori forti. L’anno scorso sono arrivati con molti punti davanti, hanno fatto un ottimo mercato, fanno la Champions, sono un top club. Come le milanesi, dietro c’è una storia importante e ogni anno partono per vincere, lì non puoi nasconderti. Mercato? Ogni finestra può migliorarti. Io sono venuto qui per dare una mano in un momento di difficoltà al presidente ed alla sua famiglia, non mi metterò a fare nulla di particolare. Sono contento del gruppo che ho a disposizione, se poi arriverà qualcuno che può darci una mano, ben venga, altrimenti ce ne faremo una ragione e continueremo a lavorare. In futuro sicuramente la rosa va rafforzata in maniera importante. Se andremo in Europa, oggi siamo pochi. Buongiorno? Ha iniziato a lavorare in settimana con noi, stiamo cercando di capire se deve fare una preparazione fisica: ha perso un po’ di massa muscolare. In queste situazioni è importante avere un feedback da lui, tornerà nel momento in cui mi dirà che è pronto”.