Napoli

Antonio Conte, allenatore del Napoli, dal ritiro di Dimaro-Folgarida, è tornato a parlare in conferenza stampa dopo la presentazione avvenuta lo scorso 26 giugno: “Mercato? Stiamo dando dimostrazione di avere una visione chiara sulle cose che bisogna fare. È giusto per un club come il Napoli operare sia per il presente che per il futuro. Rafa Marin è un giovane di buona prospettiva, così come Alessandro Buongiorno. Sono prospetti che ci auguriamo possano essere per anni le colonne del Napoli. È inevitabile che si ragioni anche per l’immediatezza, per migliorare quanto fatto l’anno scorso e abbiamo colto l’occasione di Spinazzola. 

Ho trovato giocatori molto responsabili, hanno capito gli errori commessi nella scorsa stagione. Due anni fa abbiamo vinto tutti, l’anno scorso perso tutti. Sicuramente un po’ di delusione quando parlavano dell’anno scorso l’ho intravista nei loro occhi, questa è una cosa positiva perché significa che l’hanno sentita. In questa fase la cosa più difficile è stato rimettere il Napoli al centro di tutto. È una situazione che ci permette di stare già un passo avanti. Osimhen? Parliamo di un top player, di un professionista. C’ho parlato, Victor sa benissimo che non è cambiato assolutamente nulla rispetto a quanto ho detto in conferenza di presentazione. Sa di essere un giocatore del Napoli e deve avere il giusto atteggiamento, anche se magari c’è questo tipo di accordo che non sappiamo come andrà a finire. Ho trovato un ragazzo disponibile e che ha voglia di lavorare. Conta il presente, l’allenamento di questo pomeriggio e l’atteggiamento con me ed i compagni. 

Colmare il divario con l’Inter? In due giorni di lavoro è arduo colmarlo (ride ndr.). Il divario dell’anno scorso è stato evidente: 41 punti di differenza dall’Inter, 22 punti dal Milan, 18 dalla Juventus e 16 dall’Atalanta. Senza contare le due romane che sono arrivate con 10 punti in più rispetto a noi. Questa è la realtà, quando si fanno delle previsioni, bisogna essere anche realistici. Altrimenti si rischia di incorrere in qualcosa, non dico di assurdo ma di poco realistico. Sappiamo che c’è questo divario rispetto all’anno passato, inoltre è partito Zielinski, che è andato proprio all’Inter, che già aveva 41 punti in più di noi. Non sappiamo come si concluderà il nostro mercato, tutti conoscono benissimo la situazione attuale, c’è un accordo che potrebbe farci perdere il giocatore più forte, quello che ha fatto la differenza per lo Scudetto. Se fossi nelle agenzie di scommesse, modificherei un po’ le valutazioni. Non temo previsioni o se qualcuno cerca di esercitare pressione sulla squadra con qualche trucco particolare. Lo accetto molto volentieri. Noi dobbiamo restare concentrati e fare bene, sappiamo che l’anno scorso abbiamo avuto una stagione eccezionale e ingiustificabile. Dobbiamo migliorare e tornare nelle coppe, possibilmente dalla porta principale. Se oggi facessi un discorso diverso, dovrebbero rinchiudermi.

Certamente ciò che abbiamo realizzato sul mercato contribuisce, almeno nella mia mente, a migliorare la formazione del Napoli rispetto all’anno scorso. A trovare comunque delle risorse che possono essere significative per il futuro. Il fatto di aver acquistato Buongiorno, giocatore molto ricercato in Serie A, nonostante un’attrattiva inferiore dato il 10° posto, ci deve far comprendere che anche dal punto di vista del mercato possiamo dire la nostra. Detto questo, stiamo operando nel modo giusto. C’è stata molta trasparenza, voi sapete perfettamente cosa ho chiesto al club. Ho richiesto trasparenza, noi non cambieremo la nostra strategia. Saremo la 5°-6° squadra per quanto riguarda il monte stipendi e investireremo i fondi che eventualmente entreranno nelle casse per effettuare acquisti. Non cambierà il modo di operare del Napoli calcio, ho visto le possibilità di fare buone cose e rimetterci sulla strada giusta e realizzare cose significative. Di Lorenzo e Kvaratskhelia? Il presidente mi aveva garantito questo ed è stato così, un grande riconoscimento va alla società perché alla fine il club ha operato nel modo giusto. Stiamo parlando di due ragazzi per bene. Di Lorenzo si era impegnato a vita con il Napoli, ma torniamo alla questione della grande delusione. Io sono stato un mediatore su questo, nella delusione ho cercato di far capire che non potevamo buttare all’aria anni e anni di lavoro arricchiti poi dallo Scudetto di due anni fa. Ribadisco che il club in questo è stato abile, in questo va dato onore al presidente e al club, senza girarci troppo attorno.

Potremo utilizzare sia una difesa a 4 che a 3. Dai dati emergeva che avevamo l’undicesima peggior difesa, speriamo ovviamente di migliorare. Abbiamo condotto un tipo di mercato in linea con questa idea di poter giocare sia a 4 che a 3 in difesa. Non dimentichiamo che abbiamo Olivera, che vedo sia come terzino sinistro in una difesa a 4, sia come centrale sinistro in una difesa a 3. Anche Di Lorenzo può giocare sia come difensore centrale in una difesa a 3, sia come esterno. Cercheremo di valorizzare le qualità dei giocatori dando spazio al talento di Kvara, Politano, Lindstrom e Ngonge.

La coppia Lobotka-Anguissa è una delle più forti in assoluto. Cajuste, devo riuscire a tirargli fuori un po’ di grinta. È un giovane con delle potenzialità significative sotto ogni aspetto. Folorunsho lo immagino in quella posizione e può trasformarsi in un centrocampista di rilievo. Dovrò lavorarci ovviamente, c’è un’idea, c’è una visione, è inevitabile poi che durante questo ritiro e il prossimo io debba fare delle valutazioni su certi giocatori. Mi è stato chiesto di fare delle considerazioni, le farò spontaneamente se noterò delle situazioni da migliorare. Sono curioso di vedere anche Gaetano, capisco che poi alcuni giovani abbiano il desiderio di mettersi alla prova. So per certo una cosa, comunque a fine stagione diventeranno dei giocatori migliori, sotto ogni aspetto. Cercheremo di costruire una squadra competitiva. Dal mercato? In questo momento, considerando che dobbiamo ancora valutare Folorunsho, non è previsto l’acquisto di un centrocampista. Se poi qualcuno dovesse andare via, faremo delle valutazioni. Lindstrom e Raspadori? Lindstrom l’ho visto in Champions League con il Tottenham. L’Eintracht schierava un 3-4-2-1 e lui giocava come uno dei trequartisti, rimanendo centrale o spostandosi verso l’esterno. Cercheremo di valorizzare le sue qualità, come facciamo con tutti. Giacomo, per me, è un giocatore che nel nostro schema tattico non può essere impiegato sulle fasce; giocherà sempre centralmente e può essere uno dei due trequartisti. Proveremo a metterli nelle migliori condizioni, poi mi aspetto risposte da tutti”.