Napoli, Conte: “Mercato? Per me conta il campo. Su Buongiorno, Marin e Neres…”

Napoli

Dopo il tonfo di Verona, il Napoli è obbligato a ripartire. Gli azzurri, domenica sera, ospiteranno al ‘Maradona’ il Bologna di Vincenzo Italiano. In vista dell’importante sfida contro i felsinei, Antonio Conte è intervenuto in conferenza stampa: “La settimana scorsa abbiamo fatto una conferenza dove abbiamo parlato solo di mercato, senza parlare della partita. contro il Verona. E alla fine è successo quello che è successo. Sul mercato dovete chiedere al club e a chi lo fa. Ora voglio parlare del Bologna. Per me e per i calciatori è il campo che conta. Con il Verona dividerei la gara in due: nel primo tempo il Napoli ha fatto il suo gioco, non hanno mai tirato in porta, è stato il riflesso di ciò che desidero vedere. Nel secondo tempo si è vista una partita completamente diversa. Non sembrava l’inizio di questo campionato, ma un ritorno indietro di un anno. Questo ha fatto riaffiorare vecchie ombre. Con quel secondo tempo anche i nostri tifosi sono tornati con la mente all’anno scorso, e pensavo che molte cose fossero ormai superate. Voglio fondare la rinascita del club su un nucleo di 10-12 giocatori che sono qui da molto tempo. Sono ragazzi di valore, tengono a cuore il Napoli, si allenano con impegno, mostrando dedizione, responsabilità ed entusiasmo. Questa settimana stiamo lavorando bene, come già fatto in precedenza. I ragazzi hanno preso coscienza di quanto accaduto con il Verona, sono i primi a non voler ripetere certe situazioni. Con loro so di avere un gruppo solido, e mi affido completamente a loro. Ho fiducia nel lavoro, la stessa fiducia che faccio fatica a percepire nell’ambiente.

Bologna? È un’ottima squadra, l’anno scorso ha raggiunto la Champions e ha vinto al ‘Maradona’ 2-0. È una squadra fisicamente forte, intensa, con esterni abili nell’uno contro uno e in contropiede, quindi sarà necessaria massima attenzione. È una gara da affrontare al 110%, e l’intero ambiente, incluso lo stadio Maradona, deve dare il massimo. I ragazzi devono percepire fiducia. Comprendo le difficoltà, il secondo tempo contro il Verona potrebbe aver lasciato qualche strascico, ma non c’è tempo da perdere né in campo né sugli spalti. C’è una partita cruciale, 3 punti in palio, e dobbiamo tutti dare un segnale. Buongiorno? Si sta allenando e lo valutiamo giorno per giorno. È un giocatore importante, contiamo di recuperarlo. Neres? È un calciatore di fantasia, di qualità, bravo nell’uno contro uno e nello spazio, sia a fare gol che assist. Può giocare sia nella posizione di Politano che di Kvaratskhelia. Ha bisogno di tempo per inserirsi nei meccanismi, verrà con noi col Bologna e vedremo. Rafa Marin? È giovane e ha dichiarato lui stesso che con l’Alaves giocava un calcio differente, più orientato alla difesa. Abbiamo bisogno anche di abilità nella costruzione del gioco, dato che puntiamo a dominare le partite. Anche dal punto di vista fisico ha fatto grandi progressi. È un buon prospetto, ha ancora margini di crescita.

Quando parlo di ragazzi perbene, parlo di uomini. Ci sono uomini veri, con le loro difficoltà e fragilità, ma sono uomini. E questo è fondamentale: quando hai persone di valore, riesci a superare le difficoltà, quando non le hai, rischi di essere travolto ancora di più. Perciò lo sottolineo, durante le partite essere una persona di valore non significa non lottare. Mi riferisco all’aspetto umano: con persone autentiche superi le avversità. Perciò ho fiducia in questi ragazzi, lavorando ogni giorno possiamo migliorare per tornare competitivi. Indipendentemente da ciò che potrebbe accadere sul mercato, qui ho assunto un impegno morale e umano. Non solo con Napoli e i suoi tifosi, ma anche nei confronti dei calciatori sui quali voglio ricostruire questo progetto. Giocatori che ho voluto fortemente trattenere e che avrebbero potuto andare altrove; ho un dovere umano verso questi ragazzi. Rimarrò qui, con umiltà e dedizione. Farò tutto il possibile, e anche l’impossibile, per riportare il Napoli dove merita, ma ribadisco che ci vuole pazienza. Quando si lavora, prima o poi, i risultati arrivano. Siamo positivi, crediamo in quello che facciamo, nonostante le difficoltà. Ci stiamo impegnando duramente ad ogni allenamento, tutti stiamo dando il massimo. Ho fiducia, ma non si può pensare che partiremo al massimo, potremo arrivarci, ma sempre attraverso il lavoro”.