Nonostante l’amaro epilogo, la stagione di Lorenzo Insigne con la maglia del Napoli è stata soddisfacente. Lo scugnizzo di Frattamaggiore, che ha intenzione di ripetersi con l’Italia agli Europei, mai come quest’anno si è caricato la squadra sulle spalle nei momenti difficili. Tuttavia, nonostante la grande annata, non sono mancate le critiche di una parte della tifoseria che lo accusa di non essere determinante nei match che contano. Il rigore sbagliato nella finale di Supercoppa Italiana contro la Juventus e la prova incolore contro il Verona, sono le partite che più sono finite sotto accusa. C’è da dire, però, che in molti momenti la squadra ha perso quella lucidità che non le ha permesso di accedere alla prossima Champions League o di non proseguire il cammino nelle coppe, mancanza che lo stesso Insigne ha risentito.
Il rapporto ad intermittenza con la tifoseria è una costante che ormai dura da svariati anni. Già due anni fa il capitano partenopeo, al termine della sfida contro il Sassuolo, lanciò dei segnali di insofferenza: “Io vengo sempre criticato. Non voglio fare polemica, ma sono l’unico che viene preso di mira quando non segno o non faccio prestazioni di livello. Questa cosa mi fa un po’ male”.
Le divergenze ambientali e il rinnovo che tarda ad arrivare potrebbero aprire un inaspettato futuro lontano dal Vesuvio. L’idea del Napoli è quella di proporre ad Insigne, che ha il contratto in scadenza nel 2022, un rinnovo quinquennale da 3,5 milioni a stagione. Il numero 24, secondo le ultime indiscrezioni, dal canto suo, vorrebbe un aumento o la conferma degli attuali 4,5 milioni. Ad oggi, però, non ci sarebbero stati incontri tra la dirigenza azzurra e l’entourage del giocatore. La sensazione è che qualsiasi tipo di discorso possa essere rimandato al termine degli Europei e che il rinnovo arrivi senza grandi problemi, vista la volontà di Insigne di chiudere la sua carriera al Napoli.
Nel caso in cui non dovesse arrivare il rinnovo, il Napoli punterebbe tutto su Lozano mentre Milan e Lazio potrebbero decidere di affondare il colpo per assicurarsi le prestazioni del classe 1991. Le prossime settimane, quindi, saranno decisive per capire se il futuro di Lorenzo Insigne sarà ancora a tinte azzurre.