Maradona Jr: “Avellino più forte, ma Auteri sposta gli equilibri e il Benevento mi piace. Su Cavese e Giugliano…”

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Diego Armando Maradona Jr, oggi allenatore del Montecalcio in Eccellenza, è intervenuto nel corso della trasmissione Focus Serie C su Ottochannel e ha fatto un punto sul Girone C:

“Credo che il Benevento abbia una grande forza che è Auteri, per me è un allenatore forte e che in questa categoria sposta gli equilibri. Sulla carta forse Avellino e Trapani sono quelle più forti, ma sono staccate e c’è da lottare, poi c’è il Catania che è una grande piazza. Non so se Cerignola e Monopoli sono attrezzate per arrivare fino alla fine. Sono contento del presente del Giugliano perché Bertotto è molto bravo, è una squadra che ha messo una grande marcia già dall’anno scorso quando ha cambiato guida tecnica. Cavese? Sono contento dell’esordio di un ragazzo che mi sta a cuore, Mario Barone. Mister Di Napoli sta portando avanti un progetto importante in una piazza bella e dove ogni giocatore deve essere grato per ogni momento passato lì.

Chi potrebbe spuntarla tra le favorite? Come esperienza, dico Toscano perché ha vinto di più negli ultimi anni. Il Catania sta investendo tantissimo, gioca questa categoria per vincere. Il progetto giovani del Benevento mi piace, ma siamo gli unici in Italia a parlare così dei giovani e a portare avanti questa mentalità. Ci meravigliamo quando una società abbraccia un progetto così. Se sono forti, devono giocare, in ogni categoria. Lo testimonia il fatto che dietro a squadre giovani forti ci sono sempre grandi allenatori. Auteri per me è un allenatore superiore a questa categoria. Avellino? Biancolino sa cosa significa stare e vincere in quella piazza. Per me sulla carta è la squadra più forte, deve puntare a vincere. Il campionato è lungo e difficile.

Allenatori? Alcune volte è questione di empatia tra squadra e allenatore. I miei primi due anni li ho fatti con il Napoli United e abbiamo vinto il 75% delle partite. Sono andato al Pompei e, nonostante la seconda posizione a tre punti dalla prima, non c’è stato un grande feeling con la squadra. Il calcio non è solo campo, gli allenatori si devono interfacciare con tante cose. Non tutti i gruppi sono uguali”.