Diciamolo in maniera chiara e senza troppi giri di parole. La Cavese è la delusione tra le campane dopo la prima tornata stagionale. Risultati negativi, prestazioni ad intermittenza e un cambio di guida in panchina. Una situazione che ha esasperato il contesto e gli Aquilotti si ritrovano nei bassifondi della classifica. Fanalini di coda di un torneo che, escluse le prime della classe, si è dimostrato equilibrato. Al contrario, l’obiettivo di raggiungere la salvezza per i metelliani è diventato un percorso tortuoso. Complicato d’affrontare, pieno di insidie pronte a rallentare il passo.
Ed ecco che i blufoncé, nel mix tra giovani ed esperti, galleggiano nella parte bassa della graduatoria. Tra sfortuna e poca concretezza, la formazione di Maiuri sta affrontando il paradosso della permanenza nella categoria. Di consueto, squadre allestite per raggiungere tale traguardo costruiscono il cammino tra le mura amiche. I biancoblù, orfani anche della spinta di un pubblico sempre presente e mai domo, hanno invertito questa storica attitudine. Dopo dodici partite disputate e appena cinque punti conseguiti, la Cavese può dirsi una delle poche ad aver ribaltato la tendenza.
L’impietoso rapporto gol
Un bottino misero, che fa storcere il naso e non rassicura l’ambiente. Un rendimento che riscontra l’assurdo. Perché la Cavese ha collezionato il guadagno stagionale nelle partite in esterna. Zero punti ottenuti nel fortino interno, le lunghezze conquistate sono frutto della vittoria in esterna a Bisceglie e dei pareggi con la Paganese allo stadio Marcello Torre e a Potenza. Il dato impietoso del percorso casalingo si evidenzia anche sul piano delle reti: 2 gol segnati contro i 13 incassati al Lamberti. Decisamente meglio, ma ancora passivo, il numero in trasferta che sottolinea le 6 marcature realizzate e le 8 subite.
Nel prossimo impegno in casa, gli Aquilotti ospiteranno il derby con la Casertana. I Falchetti sono nella medesima situazione di classifica, i blufoncé devono assolutamente mettere in cantiere un risultato importante.